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Cronaca L'Arcovada / Viale Corsica

Sgombero di Viale Corsica: rioccupato lo stabile / FOTO

Sul posto la polizia

E' stata nuovamente occupata la palazzina di viale Corsica 81, dopo lo sgombero del 15 marzo, a cui seguì una manifestazione con numerosi danneggiamenti da parte dei manfestanti. E' stata la stessa pagina Facebook 'Occupazione viale Corsica' a dare la notizia, nella tarda mattinata di oggi, con un lungo post.

Sul posto si è recata subito la polizia, che con alcune camionette ha chiuso gli accessi alle strade che portano alla struttura struttura. Sarebbero tre le persone ad essere salite sul tetto, dove è stato srotolato uno striscione con scritto 'No agli sgomberi, no case vuote. Riprendiamoci tutto'. Dalla strada si possono anche vedere, montate sul tetto, due tende da campeggio. Fuori si sono radunati una trentina di militanti, a sostegno dell'occupazione.

Da capire come i tre siano riusciti a salire sul tetto, dal momento che la struttura dal giorno dello sgombero è vigilata 24 ore su 24 da un'agenzia di sorveglianza. Il vigilante questa mattina si sarebbe accorto che i tre erano sul tetto intorno alle 11:45, senza però averli visti né sentiti entrare. Poi l'intervento della polizia.

Sul posto si è recata anche la curatrice fallimentare Silvia Cecconi, che ha invocato un rapido nuovo sgombero. "L'immobile appartiene ad una proprietà di capitali, la Mm Casa, che faceva parte del gruppo Margheri è che è stata dichiarata fallita ad aprile del 2013", ricorda Cecconi, rivelando che avrà un incontro con il Comune di Firenze per il prossimo 26 aprile, per le questioni che riguardano la messa in vendita all'asta dell'immobile da parte del tribunale, asta dalla quale dovrebbero essere ottenuti fondi per pagare almeno in parte i creditori.

 

"Abbiamo detto che corsica è ovunque aprendo degli spazi il giorno dopo lo sgombero perché volevamo dire che sì: corsica può essere ovunque, che non siamo legati alla esistenza di quelle quattro mura e che non ci spaventa certo uno sgombero perché noi potremmo prenderne altri mille di posti. Potremmo ma no. Ancora non eravamo pronti a dire basta, a fare le valigie ed andarcende dalla nostra casa, a sentir parlare di un posto svuotato da tutta la sua linfa vitale improvvisamente, di un posto murato e destinato nuovamente all’abbandono e alla speculazione come di uno spazio liberato. Oggi abbiamo riaperto l’occupazione di Corsica 81, la abbiamo privata delle catene che la hanno chiusa nelle ultime tre settimane", si legge nel post Facebook di 'Occupazione viale Corsica'.

"Abbiamo detto qualche giorno fa - si legge ancora - che dieci anni di occupazione non si cancellano con un colpo di spugna, magari perché siamo giovani ma per noi sono tanti. Dieci anni di lotte amori e affetti, in cui centinaia di persone hanno chiamato questo luogo casa, senza aver avuto bisogno di abitarci. Qui abbiamo imparato l’autogestione e abbiamo potuto vivere meglio, senza essere schiacciati dal ricatto del lavoro di merda. Ad una vita votata al sacrificio abbiamo preferito la gioia, qui abbiamo vissuto bene e vogliamo continuare a farlo.

Abbiamo sempre saputo da che parte stare: contro chi devasta e fa profitto, annichilisce le nostre vite in nome del progresso e uccide in nome della pace, contro chi contribuisce all’avanzata del deserto. In una città in cui sfratti, sgomberi e telecamere sono la prima preoccupazione anche in periodo di guerra e pandemia e in cui tutto deve essere votato al consumo e al profitto, in un quartiere che sta cambiando velocemente soggetto come è agli interessi della TAV come dei mille supermercati, non lasceremo che si prendano tutto.

Non siamo del resto noi gli unici a voler far vivere ancora questo luogo, lo ha dimostrato chi è venuto al corteo del 19 e chi ci ha applaudito dalle finestre, chi ci ha scritto un messaggio e chi ci ha accolto con un abbraccio come gli occhi lucidi delle persone che guardavano le finestre murate. Pensiamo che riaprire le porte di corsica sia dovuto ad ognuna di queste persone. Ma anche ai tanti compagni di cammino che ancora non abbiamo incontrato, e che forse potremo conoscere anche grazie a questo sgombero".

Viale Corsica: occupato di nuovo lo stabile sgomberato

Una settimana fa, sulla riqualificazione della struttura, sgomberata dopo anni, era intervenuta in Consiglio comunale anche l'assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re in risposta a un question time del consigliere dei Cinque Stelle Lorenzo Masi. “Con la convenzione urbanistica del 2001, la proprietà dell’immobile di viale Corsica si è impegnata a cedere all’Amministrazione comunale come opere di urbanizzazione un asilo nido della superficie lorda di mq 384 circa da realizzarsi in parte attraverso la ristrutturazione dei locali al piano terra dell’edificio della superficie lorda di 243 mq circa e in parte attraverso un ampliamento di superficie lorda di mq 141 circa, con giardino alberato della superficie di 475 mq circa”. Inoltre, aveva aggiunto l’assessore Del Re, “nel 2016 la direzione Urbanistica ha accertato e contabilizzato 1,5 milioni di euro a seguito di escussione delle polizze fideiussorie consegnate dalla proprietà dell’immobile di viale Corsica, relative sia all’asilo che al locale polifunzionale. Queste somme sono state poi destinate alla realizzazione di opere pubbliche in luogo dell’asilo dell’Arcovata, scelto come localizzazione più adeguata, che ha ricevuto un ulteriore finanziamento specifico da convenzione urbanistica, come comunicato dalla direzione Risorse finanziarie. In ogni caso, la destinazione urbanistica, per la quota in cessione, dovrà mantenere una destinazione di servizio collettivo, trattandosi di opera di urbanizzazione secondaria”. “Visto il recente sgombero - aveva concluso l’assessore -, ancora non è stata programmata la cessione del bene”.

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