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Cronaca

Viagra e antidepressivi: in Toscana consumi record

Per gli antidepressivi siamo in testa in Italia (al 50% oltre la media nazionale), per il Viagra ci supera solo la Campania. I generici sono scelti nel 37% dei casi

Nessuno come la Toscana. Ogni giorno in Toscana 66 persone ogni mille prendono un anti depressivo. Il dato più alto in Italia, di circa il 50% superiore alla media nazionale. Che conferma, spiega l'edizione odierna de La Repubblica Firenze, una tendenza ormai cominciata da molto tempo, che ci vede in testa ai consumi per questa categoria di medicinali. 

I dati arrivano dal rapporto Osmed sul 2021 pubblicato quest'estate da Aifa. C'è un altro quasi primato che riguarda i toscani ed è quello sull'uso dei medicinali per la disfunzione erettile. In questo caso la regione, a pari merito con la Liguria, è seconda soltanto alla Campania, dove Cialis, Viagra e altri prodotti (ormai tutti con il brevetto scaduto e quindi sostituibili con il generico) vanno fortissimo.

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Da noi - si legge ancora sull'edizione odierna de La Repubblica Firenze - li usano ogni giorno 6,4 persone su mille, contro una media nazionale di 5,2. Tra l'altro nel tempo c'è stato un aumento importante degli acquisti, che in cinque anni sono saliti di oltre il 26%. La crescita si era interrotta nel 2020, probabilmente a causa della pandemia e soprattutto delle restrizioni più forti, come i lockdown. La spiegazione sul grande utilizzo di questo tipo di medicinali, più alto di quasi tutte le altre Regioni potrebbe stare nell'età media alta della popolazione, proprio come quella della Liguria. 

Per il resto, il consumo dei farmaci da parte dei toscani non si discosta troppo dalla media. Ad esempio per quanto riguarda anti infiammatori e antipiretici, il consumo è inferiore a quello del resto d'Italia, con 19,8 dosi giornaliere ogni mille cittadini contro la media di 20,8. Sui contraccettivi, compresi quelli di emergenza, il dato è di 162,7 dosi al giorno per mille rispetto a una media di 138,5, ed è più basso di quello di molte regioni del Nord.

Riguardo ai generici, la Toscana è tra le realtà che ne usano di più, anche se il dato resta basso rispetto a quello di altri Paesi europei. Se si prendono tutti i medicinali che hanno il brevetto scaduto, nel 2021 sono stati il 37% quelli consegnati dalle farmacie in forma di generico. Per gli altri, cioè per il 63% i cittadini hanno chiesto comunque il prodotto di marca (cosiddetto "originator") pagando di tasca propria la differenza con il prezzo del generico, che è passato gratuitamente. In questo modo l'anno scorso sono stati sborsati 52,8 milioni di euro dai toscani, cifra in aumento del 2% rispetto all'anno precedente. In Italia la media dell'uso del generico è del 30%.

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