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Cronaca Via Silvio Spaventa

Via Spaventa: venduto il palazzo dei Gesuiti, in passato occupato da rifugiati

Fino a 8 mesi fa vi abitavano i somali fuggiti dall'ex Aiazzone di Sesto Fiorentino dove morì un uomo per un incendio

Il palazzo di proprietà dei Gesuiti in Via Spaventa a Firenze è stato venduto. L'edificio fu occupato da un centinaio di somali nel gennaio 2017 dopo l'incendio di un capannone dell'ex Aiazzone a Sesto Fiorentino dove morì il loro connazionale Alì Muse Mohamud.

Nel novembre scorso a seguito di un confronto tra i padri gesuiti con le istituzioni e gli occupanti, i rifugiati sono stati trasferiti in strutture più adeguate. 

La Compagnia di Gesù ha venduto anche l'annessa chiesa. I fondi ricavati serviranno a finanziare la nascita del nuovo centro d'accoglienza per rifugiati di Via Astalli a Roma, che sarà inaugurato il prossimo ottobre. Mentre un'altra parte servirà per la ristrutturazione degli immobili della Pontificia Facoltà teologica dell'Italia meridionale - Sezione San Luigi, a Napoli, istituzione universitaria ecclesiastica per laici e chierici.

Il palazzo fiorentino, circa 3.000 metri quadrati, è stato venduto alla società immobiliare Kerdios Palazzo Sensi, che, attivando un progetto in convenzione col Comune di Firenze, cambierà la destinazione d'uso per realizzare nella struttura appartamenti residenziali per famiglie. La chiesa della Madonna del Buon Consiglio, di circa 600 metri quadrati, è stata invece venduta all'Opera di Santa Croce, che dovrebbe utilizzare gli spazi come deposito di opere e come laboratori di restauro e spazi espositivi. Sfumato l'interessamento dell'Università cinese di Tongji: nonostante vari contatti con la proprietà alla fine ha lasciato cadere l'interesse e non ha concretizzato l'offerta

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