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Cronaca

Regione e aziende sanitarie: immobili in vendita per 200 milioni

A Firenze ci sono Villa Olga Basilewsky, Villa Fabbricotti e l'ex Meyer: solo quest'ultimo vale 21 milioni

La Regione cerca investitori interessati ad acquistare o prendere in gestione immobili di proprietà dell'ente e delle aziende sanitarie. L'opzione è aperta: dipenderà dall'interesse e dalle offerte.

Il primo elenco è pronto, sarà aggiornato ogni due mesi, con nuovi immobili scelti dalla Regione per essere alienati. Nell'elenco per adesso figurano 34 complessi o edifici, storici in alcuni casi, molti di pregio.

Ci sono a Firenze Villa Olga Basilewsky e Villa Fabbricotti, e il complesso di via Pietrapiana. Vicino alla città ci sono villa Larderel a Pozzolatico e l'ex ospedale di Luco del Mugello, già in vendita da tempo. Compaiono da Pisa "Palazzo Battaglia e casa Cecconi" e il complesso di via Roma e a Pistoia quello di Corso Gramsci.

Altri ventisei edifici appartengono alle Asl o aziende ospedaliere. Si parte da Prato con villa Filicaia e una casa colonica in via della Sacca a Santa Lucia. C'è l'ex sanatorio Luzzi a Sesto Fiorentino, l'ex ospedale Banti a Vaglia, l'ex presidio ospedaliero Sant'Antonino a Fiesole e sempre in provincia l'ex fattoria della Badia di Santa Gonda, con poderi e terreni, a San Miniato di Empoli.

C'è anche l'ex Meyer di via Giordano, una parte almeno. A Volterra la Regione cercherà possibili acquirenti, affittuari o gestori per i padiglioni Tanzi e Morselli dell'ex ospedale psichiatrico.

Gli otto immobili della Regione valgono circa 60 milioni, 21 l'ex Meyer ed altri 120 i venticinque edifici del sistema sanitario che rimangono: in tutto, oltre 200 milioni. Ma sono stime e nell'avviso cifre non saranno inserite. Nel giudicare le offerte Regione e Asl sono pronte a valutare anche possibili cambi nella destinazione d'uso.

La vendita, affitto o aggiudicazione di eventuali gestioni averrà tramite asta o procedura di evidenza pubblica. La Regione ha deciso di verificare l'interesse del mercato o di altri enti: prima dell'asta e senza impegni od obblighi per alcuna delle parti, con un avviso a cui operatori privati e pubblici, cooperative di costruzione o gestione, fondazioni e istituti bancari o chiunque interessato, in Italia o all'estero (soprattutto all'estero), potrà rispondere illustrando il proprio progetto. E' previsto anche un articolato programma di presentazioni, sempre informali, con un catalogo, foto, video e schede on line dettagliate che saranno pubblicate sulle pagine di InvestinTuscany. Saranno organizzati anche sopralluoghi negli edifici.

Esiste già un elenco di beni immobiliari da alienare, aggiornato periodicamente. "Adesso la Regione sta facendo un altro tipo di operazione - spiega il presidente della Regione Enrico Rossi -. Prima di procedere all'asta vera e propria vogliamo mostrargli ai potenziali investitori".

"Vendere non significa non aver a cuore un patrimonio che è pubblico. Anzi è il contrario - sottolinea Rossi -: vuol dire attuare un principio di buona gestione ed evitare situazione di degrado o abbandono che non hanno senso e sicuramente risultano incomprensibili ai cittadini".

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