"Università bandita", concorsi truccati: perquisizioni a Firenze
Operazione coordinata dalla procura etnea: le accuse sono, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione e turbativa d'asta
Un'operazione che ha scoperchiato concorsi truccati dentro l'università. La procura etnea e la polizia hanno eseguito un’ordinanza di sospensione dal servizio per il rettore dell’Università di Catania e per nove docenti (con posizioni importanti all’interno dei dipartimenti) ritenuti - a vario titolo responsabili - dei reati di associazione a delinquere, corruzione, turbativa d’asta ed altro.
Sono, inoltre, in corso 41 perquisizioni anche nei confronti di altri indagati. Nel procedimento sono complessivamente iscritti 40 professori delle Università di Bologna, Cagliari, Catania, Catanzaro, Chieti-Pescara, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Padova, Roma, Trieste, Venezia e Verona.
L’operazione della Digos, denominata “Università Bandita”, ha consentito di accertare l’esistenza di 27 concorsi truccati: 17 per professore ordinario, 4 per professore associato, 6 per ricercatore. Tra i nomi degli arrestati, spiccano quelli di Giuseppe Sessa (Medicina), Filippo Drago (Medicina), Carmelo Monaco (Agraria), Giancarlo Magnano di San Lio (Filosofia).