Scandicci: in via Foscolo gli uffici abbandonati trasformati in case / FOTO
Dubbi sul cambio di destinazione: “Costruzioni a livello del suolo a rischio allagamento: com’è possibile dare l’abitabilità?”
Un pugno di case più simili a bungalow da campeggio in muratura spuntate in mezzo ai condomini di Scandicci in via Ugo Foscolo al posto di fondi e uffici da tempo abbandonati, costruite a livello del suolo. La situazione denunciata nei giorni scorsi da Repubblica continua a far discutere. Nei residenti un misto di incredulità e preoccupazione.
“Questi fondi esistevano dagli anni 70, utilizzati come aule delle scuole medie, poi di volta in volta per qualche attività commerciale finché non sono rimasti abbandonati. Abbiamo fatto presente in occasioni agli amministratori che gli ambienti si stavano degradando: i pilastri della tettoia si stavano corrodendo e l’area stava diventando un ricettacolo di sporcizia. Mai avuto alcun riscontro”, ricorda Riccardo che abita in un condominio che si affaccia sulle case.
“A un certo punto, a fine 2021, abbiamo visto recintare tutto ed è partita la ristrutturazione, ma nessuno pensava a degli alloggi. È stato tutto molto improvviso. Non so come sia possibile che qualcuno abbia dato l’abitabilità: essendo a livello del suolo, se arriva il maltempo vero rischia di allagarsi tutto. E non capisco come qualcuno abbia potuto comprare appartamenti del genere, sono degli obbrobri - taglia netto - Così bui tanto che hanno dovuto aprire degli oblò sul tetto per fare entrare la luce. A maggior ragione se sono veri i prezzi che ho letto, fino a 250mila euro. Ma non ci sono solo i proprietari: è anche una situazione imbarazzante per gli altri: abitiamo qui, attraversiamo il marciapiede e vediamo la gente andare in bagno. Non credo sia il modo migliore per rispondere a un’esigenza abitativa che oggettivamente c’è”.
Più “comprensiva” Sandra: “Abito qui da 50 anni, a me non danno noia anche se proprio belle queste case non sono; mi auguro non siano neanche pericolose. L’unica cosa è che avevano messo dei vasi a bloccare il passaggio pedonale e per me che cammino con fatica era un problema dover fare il giro dell’isolato. Ma adesso glieli hanno fatti togliere”.
Resta il dubbio in entrambi dell’abitabilità conseguente al cambio di destinazione, a cui si aggiunge la preoccupazione per il cortile di fianco, recintato, che fa parte dell’ex Superal: “Ad oggi non sappiamo quale sarà la destinazione”. Assente anche sul cartello del cantiere.
“Abbiamo avviato delle verifiche, com’è giusto che sia - puntualizza il sindaco Sandro Fallani - Le norme generali del regolamento edilizio prevedono che fronte strada non si possa fare nulla, dietro invece è possibile effettuare delle trasformazioni. Poi va verificato se tra l’autorizzato e quello effettivamente costruito non ci siano incompatibilità: nel caso si prenderanno i dovuti provvedimenti; al momento però non ho ancora riscontri sull’esito”.
Di “progetto di trasformazione poco chiaro” parla invece Fratelli d’Italia in una nota in cui chiede “se siano stati correttamente verificati i parametri tecnico-legali per il cambio di destinazione e per la concessione dell’abitabilità”, sottolineando anche i rischi legati al fatto che si tratta di costruzioni a livello del suolo, “con i residenti a notevoli rischi di allagamento con pregiudizio a persone e cose. Invitiamo l’amministrazione comunale a fare quanto di competenza per fornire le dovute informazioni e, se vi sono dei pericoli, per arginarli”.