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Lunedì, 25 Settembre 2023
Cronaca Centro Storico

Turista morto nella basilica di Santa Croce: tutti assolti, "il fatto non sussiste"

Lo spagnolo Daniel Testor Schnell, 52 anni, fu colpito da un grosso pezzo di pietra distaccatosi da una navata della basilica nell'ottobre del 2017

Il tribunale di Firenze ha assolto tutti gli imputati finiti a processo per la morte del turista spagnolo Daniel Testor Schnell, 52 anni, colpito da un grosso pezzo di pietra distaccatosi da una navata della basilica di Santa Croce il 19 ottobre 2017.

Il turista stava visitando la chiesa fiorentina nel cuore del centro storico assieme alla moglie e morì sul colpo, tra gli sguardi spaventati e attoniti dei numerosi visitatori.

A processo per l'ipotesi di omicidio colposo, erano finite varie figure dell'Opera di Santa Croce accusate di non aver adeguatamente controllato e monitorato il complesso monumentale.

Tra loro, la presidente dell'Opera di Santa Croce Irene Sanesi, il segretario generale Giuseppe De Micheli, il tecnico responsabile geometra Marco Pancani e Stefania Fuscagni, presidente prima di Sanesi.

Il pm Benedetta Foti aveva chiesto la condanna per tutti per omicidio colposo: 9 mesi per Irene Sanesi, 1 anno per Stefania Fuscagni, 1 anno e 6 mesi per il segretario generale Giuseppe De Micheli e per il tecnico responsabile Marco Pancani.

La famiglia della vittima era già stata risarcita prima dell'avvio del processo.

Tragedia a Santa Croce: cade pietra, muore turista / FOTO - VIDEO

"L'Opera di Santa Croce - si legge in una nota - esprime soddisfazione per aver visto riconosciuto il valore del proprio impegno per la tutela del complesso monumentale. L'Ente ha posto la massima fiducia nell'accertamento della verità, garantendo all'autorità giudiziaria piena collaborazione e trasparenza. Il giudizio di oggi conferma la correttezza di chi ha agito, nei vari ruoli, per la cura del patrimonio di Santa Croce e riconosce la rilevanza dell'attività sempre proficua dell'Opera".

L'Ente aggiunge di essere "sempre rimasto fedele alla missione secolare di tutelare e condividere il valore del prezioso complesso monumentale che costituisce un patrimonio dell'umanità intera. Questo compito continua a essere svolto ancora oggi con la massima cura, indicando, attraverso specifiche direttive, gli obiettivi da raggiungere e assegnando per la loro realizzazione ingenti risorse economiche, in conformità alle disposizioni per la tutela e conservazione di volta in volta indicate dalla Soprintendenza competente".

"Coerentemente con la sua missione di cura, negli ultimi venti anni, l'ente ha scelto di impegnare per la manutenzione ordinaria e straordinaria rilevanti risorse, intervenendo su un'area di circa 12 mila metri quadrati dove vengono custodite ben 4000 opere d'arte - prosegue la nota dell'Opera -. Sono stati realizzati ampi e diffusi interventi che hanno interessato il vasto patrimonio architettonico e artistico, sempre agendo in stretta collaborazione, sotto il diretto controllo delle Soprintendenze competenti".

"L'incidente - conclude l'Opera - avvenuto nell'ottobre 2017 all'interno della basilica è stato e resta un tragico evento assolutamente imprevedibile, l'Opera di Santa Croce non puo' che rinnovare anche in questa occasione la sua profonda e sincera vicinanza alla famiglia Daniel Testor Schnell condividendone il grande dolore".
 

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