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Cronaca

Turismo, albergatori e sindacati: 43 milioni di presenze in strutture "abusive"

Federalberghi: "Nel 2015 in Toscana 90 milioni di presenze: il 48% accolto in strutture irregolari"

Nel 2015, su 90 milioni di presenze turistiche in Toscana, solo 44,8 milioni sono state registrate in strutture turistiche ufficiali. La denuncia arriva da Federalberghi Toscana e dai tre sindacati Cgil, Cisl e Uil, che questa mattina hanno presentato una commissione regionale congiunta contro l'abusivismo nel turismo.

“Nel 2015 abbiamo toccato il record di 44,8 milioni di presenze in strutture ufficiali, alle quali si aggiungono 40 milioni di presenze in alloggi non ufficiali e 3,5 milioni in strutture ricettive inadempienti gli obblighi di comunicazione: quasi il 50% dei turisti sono stati accolti in strutture abusive”, accusa Paolo Corchia, presidente di Federalberghi Toscana.

La denuncia arriva a pochi giorni dalla ripresa del dibattito, in consiglio regionale, sulla nuova legge sul turismo, che sostituirà quella approvata nel 2000.

“La legislazione deve contrastare l'abusivismo e favorire l'emersione di illegalità e lavoro nero”, chiedono all'unisono alla Regione sindacati e rappresentanti degli albergatori, che si impegnano a monitorare la situazione e segnalare le irregolarità, chiedendo più attenzione sulla formazione del personale e il rispetto per tutti del Contratto collettivo nazionale del turismo.

Solo il 52% dei non residenti in Toscana pernotta in strutture regolari, dagli alberghi ai campeggi, contro l'84% del Lazio e il 79% dell'Emilia Romagna. Eppure da quel 52% viene l'85% della forza lavoro occupata in modo regolare e il 70% di quanto l'intero settore del turismo apporta al Pil regionale”, proseguono gli estensori dell'accordo.

All'indice finisce, come sempre più spesso ultimamente, il fenomeno Airbnb, ma anche tutta la galassia degli “affittacamere occasionali”. Secondo i dati presentati questa mattina, la Toscana sarebbe la prima regione in Italia per numero di alloggi affittati su Airbnb: 26mila681. Solo a Firenze sarebbero 5mila775, con oltre 8mila500 posti letto.

“Le case in regola però sono solo 550, il 90% non paga la tassa di soggiorno e non è conosciuto al fisco, per un'evasione complessiva di circa 10 milioni di euro l'anno”, prosegue Corchia.

Sindacati e Federalberghi chiedono alla Regione più controlli sulla ricettività non tradizionale, “contro abusivismo e concorrenza sleale”, anche sui sistemi di prenotazione tramite piattaforme on line, l'obbligo per tutti di iscrizione nel registro delle imprese e un sistema di incentivi per le imprese in regola.

“Se tutti rispettano le regole il turismo può essere un traino per ripresa e occupazione – concludono -. Il far west dell'ospitalità genera solo abusi, insicurezza dei clienti e lavoro nero”.

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