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Cronaca

Tav: stop anche per il tunnel, i sindacati insorgono

Non solo Torino-Lione, il governo frena su altre opere. Cgil, Cisl e Uil: "Sfida fondamentale, scongiuriamo le penali"

Stop alla Tav. Un'ipotesi sempre più concreta stando a quanto riportano oggi alcuni quotidiani, secondo i quali il governo, su impulso del Movimento 5 Stelle, starebbe per bloccare le opere. E non solo la Torino-Lione ma anche altre tratte, compreso il sottoattraversamento di Firenze. La Lega non sarebbe d'accordo e il premier Conte per adesso prende tempo.

A lanciare l'allarme contro lo stop sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che in una nota congiunta chiedono al governo di mettere "i bisogni del Paese prima di campagne elettorali permanenti che non servono a lavoratori e cittadini". 

Seconodo le sigle Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil "l'alta velocità/alta capacità così come il passaggio da gomma a ferro o ai corridoi del mare - spiegano in una nota congiunta i segretari generali delle tre federazioni, Vito Panzarella, Franco Turri e Alessandro Genovesi - sono una sfida fondamentale per un Paese che muove ancora il 90% delle merci con un inquinante e costoso trasporto su tir".

"La connessione con i grandi corridoi europei - spiegano - è parte indissolubile del rilancio delle nostre aziende manifatturiere e non solo e per rompere l'isolamento delle aree interne. Le infrastrutture servono al Paese per ridurre quel costo aggiuntivo che limita la nostra capacità competitiva".

"Queste - proseguono i sindacalisti - le ragioni per andare avanti con la Torino-Lione, queste le ragioni per evitare di aggiungere al danno (la mancata realizzazione), la beffa di far pagare ai cittadini oggi le penali contrattuali, domani la mancanza di competitività. Vale per la Torino-Lione, vale per il Terzo valico e la Gronda, per il Brennero, per la Napoli-Bari, per la Sassari Olbia o la Siracusa-Gela, vale per decongestionare nodi ferroviari fondamentali come Firenze o per potenziare la nostra capacità di guardare al mediterraneo, vale per la Ionica e per il potenziamento della linea Adriatica. Vale per la realizzazione di quanto previsto dai contratti di programma di Ferrovie o di Anas - concudono - gli unici miliardi di euro veri messi a disposizione per gli investimenti".

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