Fucecchio: frodava il fisco per milioni e intestava tutto alla moglie

Un imprenditore 46enne di Fucecchio  è stato segnalato all’autorità giudiziaria per i reati di bancarotta fraudolenta e semplice, ricorso abusivo al credito, pagamento preferenziale nonché per infedele presentazione della dichiarazione (anno d’imposta 2008) per ricavi pari a  14,5 milioni di euro e IVA evasa per 2,9 milioni.
Le indagini sono iniziate nel 2009 a seguito di una denuncia del collegio sindacale riguardo talune irregolarità circa la gestione del magazzino della ditta d'ingrosso di pelli grezze e semiconciate.

METODO- La Guardia di Finanza ha scoperto che l'uomo spostava tutti i ricavi e risorse destinando così le imprese al fallimento. Le merci venivano acquistate in modo regolare dai fornitori  e  vendute senza fattura. Queste manovre avevano creato un vero e proprio “buco” finanziario nella società, portando così i militari ad analizzare tutti i passaggi contabili e amministrativi per individuare i motivi del dissesto.
La società ha cercato di coprire le perdite pari ad oltre 16,7 milioni di euro nel 2008 con il valore delle giacenze del magazzino, stimato su carta in circa 15 milioni di euro.
L'inventario del magazzino, tramite le fatture di acquisto e di vendita della società, ha fatto emergere una quantità di merci mai pagate ai fornitori, per qualche decina di migliaia di euro provenienti da un’altra società, sempre gestitata dall’imprenditore e fallita nel  2009. 

Mancavano all’appello beni per oltre  14,5 milioni.  I ricavi delle vendite in nero venivano passati sul conto corrente del socio dell'imprenditore, la moglie, in modo da sottrarre qualsiasi valore patrimoniale attivo all'azienda.