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Cronaca

Il falso avvocato non si ferma più: altra donna truffata, via 3.000 euro per la finta cauzione al nipote "trattenuto in commissariato"

Si allunga la striscia di 'colpi'. Indagano i carabinieri

Una donna di 69 anni ha denunciato ai carabinieri che ieri pomeriggio, intorno alle 15.45, previo raggiro telefonico da parte di uno sconosciuto che si era presentato come avvocato, è stata indotta a consegnare a un sedicente collaboratore dell’avvocato, monili in oro per un valore di circa 2.500 euro oltre ad alcune carte di pagamento, una delle quali è stata utilizzata per prelevare ulteriori 500 euro a un bancomat in zona stazione.

La vittima ha riferito ai militari che il falso legale le aveva detto che quella cifra sarebbe servita a far rilasciare il figlio, trattenuto presso un commissariato a seguito di un sinistro stradale. Una sorta di 'cauzione' in stile statunitense, inesistente però nell'ordinmento giuridico italiano.

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La donna ha compreso di essere stata truffata solo dopo che il presunto assistente si è dileguato.

Ora sono in corso le indagini da parte dei carabinieri, che in questi giorni stanno svolgendo una campagna di sensibilizzazione volta appunto a evitare truffe ai danni delle persone anziane.

Proprio oggi verrà tenuto un incontro con i parrocchiani della chiesa di Santa Lucia a Firenze.

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