Treni: decine di licenziamenti negli appalti per le pulizie / FOTO
Sciopero e protesta alla prefettura di Firenze
Sciopero e protesta, di fronte alla prefettura di Firenze in via Cavour, questa mattina, per i lavoratori degli appalti che si occupano delle pulizie dei treni.
Le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fast e Ugl hanno proclamato la seconda azione di sciopero, per l’intera giornata di oggi, per i lavoratori degli appalti pulizie ferroviari a seguito del mancato rinnovo degli ammortizzatori sociali.
“Tutto questo avviene in uno scenario dove le aziende del gruppo Ferrovie dello Stato, che ad oggi non hanno mai dichiarato diminuzioni di lavoro, sviluppano gare che vengono affidate con ribassi eccessivi, cambi continui delle imprese affidatarie, frammentazione in lotti sempre più piccoli che rendono difficile il mantenimento del livello occupazionale e mancate applicazioni delle clausole sociali”, spiegano i sindacati.
I posti di lavoro a rischio in Italia sono circa duemila su una platea di circa diecimila occupati. Anche in Toscana ci saranno pesanti ricadute occupazionali: quasi 50 esuberi su un totale di 700 lavoratori.
“Ad oggi il governo, al quale da tempo chiediamo di trovare le misure necessarie atte ad evitare quello che rappresenterebbe un vero e proprio dramma sociale, non è intervenuto – proseguono i sindacati -. Chiediamo inoltre la pubblicazione delle tabelle di costo del settore, strumento necessario per evitare la sciagura dei ribassi eccessivi”.
“Tutto questo - concludono -, avviene in uno scenario che da circa quattro anni avrebbe dovuto vedere un aumento del numero dei lavoratori grazie all’assegnazione del nuovo servizio di pulizia a bordo treno, che invece, a causa di gare assegnate con ribassi eccessivi, ha prodotto ad oggi precariato e in futuro produrrà esuberi”.
“Non si capisce perché, di fronte a risorse certe messe in campo a base di gara, poi si affidino i lavori con ribassi estremi che minano il futuro dei lavoratori e lo stesso servizio offerto”, spiega Pietro Lo Franco (Fit-Cisl). “Il Gruppo FS chiede un aumento della qualità delle pulizie sui treni, ma senza personale - aggiunge Marco Chellini della Filt-Cgil -, un servizio di qualità non si può garantire”.
