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Cronaca

Trasporti e Covid: stop treni a pieno carico, la Toscana si allinea a Roma

La Regione: "Operativa l'ordinanza del ministro Speranza" che impone il distanziamento di 1 metro sui mezzi pubblici, con la mascherina, riducendo i posti su treni e bus

Treni e bus, si cambia di nuovo. La Regione Toscana ha fatto sapere ieri pomeriggio di aver riconosciuto come operativa l'ordinanza firmata sabato scorso dal ministro della Salute Roberto Speranza, che ha messo fine alla diatriba sul ritorno al 100 per cento della capienza sui treni.

L'ordinanza ministeriale infatti è più restrittiva di quella toscana, in quanto riafferma il principio del metro di distanza anche con la mascherina: la disponibilità dei posti sui treni dell'alta velocità, ad esempio, è stata riportata al 50%.

Il ministro Speranza ha reintrodotto l’obbligo di distanziamento di almeno 1 metro sui mezzi pubblici locali e sui treni a lunga percorrenza, al termine di una lunga polemica.

Prima i ministeri competenti avevano concesso a Trenitalia e Italo di poter viaggiare al 100% dei posti in virtù delle nuove condizioni poste dal decreto del 14 luglio scorso (deroga al distanziamento solo a patto di misurazione della temperatura prima del viaggio, autodichiarazione del passeggero e obbligo della mascherina con la sostituzione ogni 4 ore).

Poi invece, dopo 24 ore, la retromarcia di fronte alle “preoccupazioni” sollevate dal Comitato tecnico scientifico e all’appello di molti virologi. “La fine del distanziamento sui treni mi sembra un salto in avanti non concordato, senza un piano razionale e una pianificazione“, aveva dichiarato l’esperto Fabrizio Pregliasco.

Sarà a breve rivista, quindi - fanno sapere dagli uffici regionali - l'ordinanza della Regione emanata a metà luglio, che revocava i precedenti limiti di capienza consentendo l'occupazione del 60 per cento dei posti sui bus urbani e del 100 per cento dei posti sui bus extraurbani, sui treni, sulle navi e sui taxi ma solo con l'uso di mascherine e sanificatori, con la presenza di dispenser per la sanificazione delle mani, la sanificazione periodica dei mezzi e dei vagoni e l'occupazione dei soli posti a sedere.

Il provvedimento, si legge in una nota della Regione, "seguirà la riunione del Comitato tecnico scientifico nazionale, prevista per giovedì prossimo, e il successivo nuovo decreto". La Toscana si allinea dunque a Roma. 

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