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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Giochi d’azzardo: i toscani risultano sempre più dipendenti

I toscani giocano sempre di più d'azzardo, la regione è ottava nella classifica nazionale dei Monopoli di Stato. Crescerebbe anche il binomio gioco-criminalità organizzata

La speranza è l’ultima a morire si sa ma non scema neanche la voglia di cambiarsi la vita con i vari Gratta e vinci, Win for life, Superenalotto e altri giochi d'azzardo. In Toscana solo tra gennaio e maggio sono stati spesi 1,7 miliardi di euro, la metà di quanto speso nel 2010. I dati sono stati ricordati ieri durante una festa del Partito Democratico di Pistoia. Per ovviare alla situazione dilagante già qualche settimana fa è stato firmato un accordo tra Arci e consorzio e Co&So per bandire dalle case del popolo i videopoker e le slot machine.

Come risulta dal sito web dei Monopoli, da gennaio a maggio i toscani hanno speso in giochi oltre 300 milioni ogni mese, e a marzo si è raggiunto il picco con 383 milioni facendo della regione l'ottava in Italia. Inoltre, come si spiega in una nota sempre dei Monopoli, nel 2010 la provincia toscana che ha giocato di più è stata Massa Carrara con 236 milioni, che corrispondono in media a 1.189 euro a cittadino. E' quindicesima nella classifica nazionale. Seguono Lucca (1.155 la spesa pro capite per 435 milioni), Livorno (1.127 pro capite e oltre 270 milioni totali) e Pistoia (1.026 pro capite e 281 milioni complessivi), mentre 'fanalini' di coda sono le province di Siena (807 euro per 209 milioni) e Pisa (728 euro pro capite per 285 milioni).

CRIMINALITA’ - In continua crescita anche il binomio gioco e criminalità organizzata: per Federico Gelli, coordinatore forum legalità e sicurezza del Pd Toscana, "dalle slot machine alle sale bingo, passando per le corse di cavalli dopati e al poker online, la criminalità è sempre più infiltrata nei giochi dello Stato". Il presidente della cooperativa sociale 'Gruppo incontro' di Pistoia, Giuseppe Iraci Sareri, ha ricordato anche i problemi di dipendenza da gioco sempre più diffusi. "E' un fenomeno sempre più imponente anche rispetto alle tossicodipendenze - ha detto - e coinvolge l'1,2% della popolazione a livello nazionale. In provincia di Pistoia ci sono più di 1500 persone che sono dipendenti dal gioco d'azzardo". Convinto che le slot machine sono "un elemento di dipendenza e alienazione", il responsabile legalità Arci Toscana Maurizio Pascucci ha aggiunto: "L'Arci non può nascondersi dietro alla loro presunta legalità, ma convincere i circoli a toglierle progressivamente".
 

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