Toscana, Natale a rischio zona rossa. Nardella e Giani: "Difficile uscirne"
Il sindaco scettico, il governatore avverte: "Non facciamoci illusioni"
"E' molto difficile arrivare a Natale in zona arancione, ma possiamo farcela, dobbiamo mettercela tutta". Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella intervenendo a Rainews 24 nel primo giorno di zona rossa in Toscana.
"Sia la risposta sanitaria, sia i comportamenti individuali sono fondamentali", ha aggiunto. Una dichiarazione che si aggiunge a quella arrivata poche ore prima da Eugenio Giani.
"Speriamo di tornare ad allentare la morsa per metà dicembre. - aveva commentato in mattinata a Sky Tg 24 il governatore - scendere in zona rossa è facile, ma le condizioni per risalire sono molto rigorose: non voglio creare illusioni".
Parole che fanno trapelare un certo pessimismo su come i toscani (e gli italiani in generale) potranno trascorrere il Natale 2020. Giani ha infatti spiegato che "il meccanismo previsto dal decreto richiede che per due settimane i dati devono essere costantemente su un livello più basso, per poter rientrare in zona arancione o gialla. Basta che scoppi un focolaio e anche solo per un giorno ci sia la punta in alto".
Giani, in un'intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera, è tornato a criticare la modalità con la quale il governo ha disposto la zona rossa. Però: "A questo punto il provvedimento è preso, - ha sottolineato - a questo punto dobbiamo fare squadra per ritornare a metà dicembre, prima di Natale, ad allentare la morsa e magari tornare in zona arancione se non in zona gialla".
"Mi sto impegnando per aumentare i posti letto che è uno dei dati che vengono richiesti, per aumentare il tracciamento dove con il lavoro di questi tre-quattro giorni al 65-70%, per consentire alle nostre strutture ospedaliere di respirare e quindi offrire le condizioni per affrontare la pandemia", ha sottolineato.