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Cronaca

Toscana rimane arancione: le province di Pistoia e Siena in zona rossa 

A darne notizia il presidente Eugenio Giani

La Toscana rimane per un'altra settimana in zona arancione. Come comunicato ieri fanno però eccezione le province di Siena e Pistoia dove si è deciso per una stretta preventiva per evitare il dilagare dei casi di coronavirus. A darne notizia il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. "Ho appena parlato con il Ministro Speranza, posso confermarvi che la prossima settimana la Toscana rimarrà in zona arancione. Nelle province di Pistoia, Siena e comune di Cecina è stata disposta, in accordo con i sindaci, la zona rossa per frenare l’incremento dei contagi. Ma è ancora necessario mantenere alta l’attenzione mentre proseguono senza sosta le vaccinazioni con efficienza e organizzazione, ieri 8mila dosi somministrate e pronti ad aumentare la velocità. Più vaccini avremo e più rapidamente usciremo da questa emergenza, forza Toscana!"

Giani firma l'ordinanza per le province di Pistoia e Siena

Pistoia e Siena zone rosse per nove giorni a partire da domani, sabato 27 febbraio. Il presidente della Regione Eugenio Giani ha firmato le due ordinanze con le quali si dispongono provvedimenti restrittivi in tutti i comuni delle due province fino a domenica 7 marzo compresa.

Il provvedimento si è reso necessario in nome del "principio di precauzione" raccomandato dalle indicazioni tecnico-scientifiche contenute nelle disposizioni nazionali. Si è quindi deciso di adottare provvedimenti limitativi degli spostamenti delle persone nonché la sospensione di alcune attività per evitare l'ulteriore diffusione del contagio in zone dove si è registrato un forte peggioramento del quadro epidemiologico. 

Sono state quindi stabilite anche per queste due province le misure restrittive per il contenimento del contagio previste a livello nazionale per le aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, secondo quanto previsto dal Dpcm del 14 gennaio 2021 (articolo 3). Si tratta delle stesse misure già in vigore nei Comuni di Chiusi e di Cecina e che, come si legge nel testo delle ordinanze, potranno essere eventualmente reiterabili sulla base dell'evoluzione del contesto epidemiologico. 

Fra le altre restrizioni è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio comunale, nonché all'interno del medesimo salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.

E' consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell'ambito del territorio comunale, una volta al giorno. Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperti edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.

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