Toscana bomba chimica: tra inceneritori, pesticidi e falde inquinate
Un servizio de Le Iene delinea una situazione inquietante della situazione sanitario-ambientale della nostra regione
Una situazione sanitario-ambientale a dir poco preoccupante, almeno secondo l'inchiesta de Le Iene, realizzata dall'inviato Giulio Golia e andata in onda nella puntata di ieri sera, 28 maggio, sull'inquinamento derivante dalla produzione industriale, dagli inceneritori e dai cementifici sparsi in tutta Italia. Ne esce la descrizione di una situazione grave a livello nazionale ma anche e soprattutto nella nostra regione, la Toscana.
“In Toscana ed Emilia Romagna le falde acquifere superficiali sono contaminate per il 90% da pesticidi, e i pesticidi creano malattie metaboliche, neurologiche, in alcuni casi cancro, leucemia, soprattutto infantile”, dice a Le Iene il dott. Agostino Di Ciaula, specializzato nello studio dei rapporti tra inquinamento ambientale e salute.
L'inchiesta, che prende spunto dall'incendio di un deposito di rifiuti speciali a Pomezia, poco a sud di Roma, a inizio maggio, descrive gli effetti nocivi del particolato (il famoso PM 10 e PM 2,5) prodotto da decine di siti inquinanti (ma anche da "tutto i processi nei quali si brucia qualcosa" e dagli impianti di riscaldamento) in tutta Italia, dall'Ilva di Taranto a Porto Marghera a Venezia.
Per il dott. Di Ciaula l'esposizione agli inceneritori, in diverse zone d'Italia, ha causato l'aumento, tra le altre patologie, dei casi di tumori. Di Ciaula segnala anche, a causa dell'esposizione a fonti inquinanti per lungo tempo, “un aumento di aborti spontanei, di malattie croniche e degenerative, di alzheimer e un aumento spaventoso di casi di infertilità”.
Il tema dell'inceneritore riguarda da vicino anche Firenze, visto il progetto per costruirne uno a Case Passerini. Di Ciaula segnala anche il pericolo delle contaminazioni a causa delle tubazioni in cemento-amianto (un 'problema' che riguarda anche la rete Publiacqua).
Infine, il medico lancia un appello contro gli inceneritori e mette in guardia anche sui costi economici, oltre che sui drammi umani e sanitari, derivanti dall'inquinamento: “Bruciare i rifiuti è la soluzione peggiore, perché i rifiuti sono risorse, possono essere riciclati contribuendo ad un'economia virtuosa e sostenibile. E' prima di tutto un problema etico, ma è anche economico”, chiude il medico, segnalando come la cura delle malattie derivanti dall'inquinamento sia già costata allo Stato decine di miliardi di euro (qui il video integrale de Le Iene).