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Cronaca Centro Storico / via Guelfa

La tomba della Gioconda potrebbe essere nascosta a Firenze

A fine mese si scaverà nei sotterranei dell'ex convento di Sant'Orsola per cercare i resti di Lisa Gherardini Del Giocondo, più nota come la Gioconda. A fine anno partirà il restauro dell'immobile

La donna più conosciuta al mondo è a Firenze? Magari nascosta in un sotterraneo di un antico convento abbandonato?  Sembra la trama di un film ma potrebbe diventare una realtà scioccante per i più. Tra meno di un mese, il 27 aprile, si cercherà nel sotterraneo del convento di Sant’Orsola la tomba di Lisa Gherardini Del Giocondo, nota al mondo come la Gioconda.

Il via l’ha dato la provincia di Firenze, proprietaria dell’immobile di via Guelfa. Lo scopo sarebbe quello di risalire attraverso il dna alla fisionomia della nobildonna fiorentina che secondo gli studiosi venne sepolta proprio nell’ex convento. Grazie ad un georadar è già stata svelata una cripta dove potrebbe essere la sepoltura. Ma gli esperti sono cauti infatti un giornale inglese smentisce la possibilità di trovare resti all’interno dell’immobile abbandonato  perché  potrebbero essere finiti in discarica dopo alcuni lavori edili eseguiti negli anni ottanta. Se si è certi che la Monna Lisa rimarrà nella memoria di tutti per sempre non si è altrettanto sicuri del successo dell’operazione.


RESTAURO - A  fine anno inizieranno anche i lavori di ripristino dell’intero immobile per valorizzare gli spazi esistenti: “C’è stata – ha spiegato la presidente della commissione urbanistica di Palazzo Vecchio Elisabetta Meucci (Pd)- un’accelerazione nei tempi davvero apprezzabile. Nel luglio scorso abbiamo adottato la variante necessaria per adeguare le destinazioni urbanistiche ed a dicembre la commissione ha dato il via libera definitivo. L’intento – ha aggiunto Meucci- è stato quello di redigere un progetto di qualità che da una parte conservi ciò che si è mantenuto e, dall’altra produca una valorizzazione degli spazi esistenti, capace di generare processi di riqualificazione urbana e culturale all’interno del quartiere oltre che introdurre segni architettonici forti ed innovativi."
 

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