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Cronaca

Da domani i nuovi ticket. Rossi: "chiedo pazienza e collaborazione"

La manovra sui costi dell'assistenza sanitaria si basa sulle fasce di reddito che determineranno il sovrapprezzo della prestazione. Esclusi da questo sistema quei nuclei familiari al di sotto di 36mila euro l'anno

Da domani i cittadini toscani dovranno fare i conti con le prestazioni del servizio sanitario regionale. Sì, i conti, perché ad entrare in vigore saranno i nuovi ticket sanitari. Un nuovo sistema basato su fasce di reddito secondo le quali verranno applicati i rincari. Un sistema che ricorda quello adottato dall’Università di Firenze, in cui il reddito familiare dell’iscritto determina la retta o tassa annuale. La manovra regionale stabilisce che sia per l’acquisto di medicinali o per il pagamento di prestazioni diagnostiche e specialistiche sarà sufficiente un’autocertificazione. Si potrà scegliere se dichiarare il reddito lordo familiare oppure l’Isee, cioè l’Indicatore della situazione economica equivalente. Per tutti quei nuclei familiari i cui redditi annui sono inferiori ai 36mila euro permangono esentati dal pagamento del ticket. Per le altre situazioni il prezzo sarà determinato dalla fascia di appartenenza.

In questo modo: - per i ticket farmaceutici fino a 70mila euro di reddito annuo si pagherà un minimo di 1 ed un massimo di due euro per ricetta. Con un reddito fino a 100mila euro da due a quattro euro per confezione; oltrepassati i 100 mila da 3 ad un massimo di 6 euro per ricetta. - il ticket per le ricette e sulla specialistica ambulatoriale del valore superiore a 10 euro vedrà la medesima suddivisione in fasce: fino a 36mila euro gratis, fino a 70mila si dovranno sborsare cinque euro, da 70 a 100mila saranno dieci euro oltre 15 euro. Per tac e risonanze magnetiche il principio fondamentale è lo stesso, cambiano solo i numeri degli aumenti: fino a 36mila euro di reddito non si pagherà, fino a 70mila costerà 10 euro, a 100mila 24 euro oltre 34euro. 

Chiedo pazienza - ha spiegato questa mattina alla vigilia dell’entrata in vigore della manovra il presidente della Regione Enrico Rossi - e collaborazione: mi pare che stiamo di fronte a momenti in cui scegliere la via facile penalizza chi è più debole e non crea prospettive per il futuro. Chiedere un euro a un precario che non sa come arrivare in fondo al mese è un insulto, mentre a chi ha un reddito da più di 100 mila euro si può chiedere anche molto più di quanto non chiediamo. Ma qualche volta si legge da parte di queste persone, e lo apprezzo molto, la voglia di compartecipare”. Il governatore ha poi rivolto un invito a tutti i cittadini toscani, un impegno preciso, un’assunzione di responsabilità: “La più grande rivoluzione dei ticket è culturale, è riempire questi fogli, è avere l'onestà di scrivere su un foglio quanto prendiamo. Se si pagasse le tasse in questo Paese non ci sarebbe bisogno della manovra: dobbiamo prendere una strada per rifiutare che a pagare siano sempre gli stessi”.  

SLITTAMENTO – La riforma doveva entrare in vigore già da questa mattina ma è stata fatta scivolare a domani. La Regione ha ritenuto opportuno che a molti farmacisti, rientrati proprio oggi dalle ferie, venga data la possibilità di prendersi qualche ora in più per entrare nel meccanismo di una riforma abbastanza complessa e comunque rivoluzionaria. Con questo slittamento la Regione è convinta che gli utenti troveranno nei servizi a cui si rivolgeranno informazioni puntuali, orientamento e aiuto nel disbrigo delle pratiche (ad esempio per l’autocertificazione del reddito). In particolare verrà distribuito un depliant che riassume tutte le novità. Inoltre saranno a disposizione un indirizzo di posta elettronica ticket.sanita@regione.toscana.it ed un numero telefonico dedicato 055 4385901, attivo dalle 8 alle 20 tutti i giorni da lunedì a domenica, da contattare per avere tutti i chiarimenti necessari o per inviare segnalazioni e commenti.
 
ROSSI E NAPOLITANO – A margine della conferenza stampa di presentazione della riforma sanitaria della Toscana Rossi ha commentato l'intervento di Giorgio Napolitano pronunciato ieri al Meeting di Rimini di Cl: “il presidente della Repubblica ha parlato della necessità di un linguaggio di verità: bisogna dire al Paese come stanno le cose. Il Paese è sull'orlo di un disastro, questo è chiaro a tutti. Finora è stato nascosto". Qual è la strada da seguire secondo il Governatore? "Siamo di fronte a grandi cambiamenti in tutto il Paese. Noi vogliamo mantenere i servizi e per mantenerli l'unica via è quella di chiedere un contributo a chi ha di più: lo ha detto anche Prandelli. Avete un'alternativa? Potete indicare qualcosa di diverso? Io credo che la strada della giustizia indicata anche dalla Costituzione sia la strada che dobbiamo seguire”.
 
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