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Cronaca Centro Storico

Terrorismo islamico: maxi operazione contro cellula legata ad attacco a Charlie Hebdo. Arrestato un pakistano in centro a Firenze

Inchiesta della Dda di Genova, la digos fiorentina in azione nel capoluogo toscano. In manette un operaio 23enne

Maxi operazione anti-terrorismo della polizia di Stato, con arresti in Italia e all’estero, per sgominare una cellula di cittadini pakistani ritenuti inseriti nel circuito relazionale diretto di Hassan Zaher Mahmood, il 27enne pakistano che il 25 settembre 2020, a Parigi, compì l’attacco nei pressi della ex sede della rivista satirica ‘Charlie Hebdo’. Sono 14 le ordinanze di custodia cautelare in carcere: per tutti l’accusa è di associazione a delinquere con finalità di terrorismo internazionale.

L’indagine, coordinata dalla Dda della procura di Genova, vede un arresto anche in centro storico a Firenze e avrebbe svelato l’esistenza e l’operatività, in diverse province italiane e in alcuni Paesi europei, di una cellula terroristica riconducibile ad un più ampio gruppo di giovani pakistani autodenominatosi “Gruppo Gabar”, i cui componenti sono tutti facenti parte dei contatti diretti dell’attentatore di Charlie Hebdo.

L'inchiesta

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, due mesi prima dell’attentato sotto l’ex sede del giornale satirico Charlie Hebdo a Parigi, alcuni degli arrestati dalla Dda di Genova si erano fatti una foto sotto la Torre Eiffel con l’attentatore e l’avevano pubblicata sui social con la didascalia “abbiate un po’ di pazienza ci vediamo sui campi di battaglia”.

Secondo quanto appreso, inoltre, il 25enne pakistano considerato leader della costituente cellula ‘Gabar’ in Italia, aveva ottenuto lo status di rifugiato nel 2015. L’uomo, residente a Chiavari, era stato fermato in Francia per porto d’armi e aveva precedenti in Italia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L'operazione

La maxi operazione, condotta dalla digos di Genova e dal servizio per il contrasto all’estremismo e terrorismo esterno della polizia di Stato, vede il coinvolgimento degli uffici antiterrorismo di Spagna e Francia, coordinati dall’European Counter Terrorism Centre di Europol.

Nell’operazione sono coinvolte anche le Digos di Reggio Emilia, Firenze, Treviso e Brindisi e, all’esecuzione delle misure all’estero, per le quali sono state diramate le ricerche in ambito europeo, stanno concorrendo la Comisaria General de Informacion spagnola e l’antiterrorismo francese con il coordinamento dell’E.C.T.C. – European Counter Terrorism Center di Europol.

Delle 14 custodie cautelare scattate, 6 persone sono state fermate in Italia: 2 a Genova, uno a Firenze - si tratta di un operaio 23enne che abita in via San Zanobi insieme ad altri connazionali - e uno a Reggio Emilia. Sempre a Firenze è stata effettuata una perquisizione a carico di un altro sospetto. Una ulteriore perquisizione è stata eseguita a Prato.

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