rotate-mobile
Cronaca Via di Sollicciano

Sollicciano: detenuto tenta di impiccarsi con un lenzuolo in carcere

Un detenuto ha tentato di togliersi la vita impiccandosi nel carcere di Sollicciano. A darlo Franco Corleone al fianco di Alfonso Papa che ha terminato lo sciopero della fame

Un carcere non è albergo. Questo è chiaro. Al di là delle ragioni di stato, delle sentenze, dei torti, delle colpe, però c’è un principio sacro che governa uno stato di diritto: la dignità umana. Non è un concetto da sottobosco ma un vero e proprio cardine della società civile. Cesare Beccaria nel suo breve saggio del 1764 ‘Dei delitti e delle pene’ fece lezione al mondo. Una lezione non sempre ascoltata, qui a Firenze come altrove. Qui a Firenze, qui nel penitenziario di Sollicciano. Sì perché il carcere si porta con sé una scia di sangue insopportabile. Già due suicidi nel 2012, l’ultimo poco più di due settimane fa. E ieri sera i morti potevano essere tre. Un detenuto infatti ha provato, non riuscendoci, a togliersi la vita.

A rivelarlo è stato questa mattina Franco Corleone, il garante dei detenuti di Firenze, che oggi ha visitato l'istituto penitenziario insieme al deputato del Pdl, Alfonso Papa, e all'esponente dei Radicali Italiani, Annalisa Chirico. “Oltre alle morti naturali e ai suicidi – ha ricordato Corleone – è grande il numero dei tentati suicidi e dell’autolesionismo che viene praticato giorno dopo giorno”. A Sollicciano nel 2012 ci sono stati due suicidi, il secondo un paio di settimane fa. “Una ‘non’ notizia, non essendo riscontrabile in quei giorni in alcun organo di informazione nazionale”, ha lamentato Papa, che da allora aveva iniziato uno sciopero della fame in segno di protesta, che è stato interrotto oggi. “A Sollicciano – ha detto il parlamentare – c’è una popolazione carceraria superiore del doppio rispetto a quella prevista, e la metà di questa popolazione è composta da persone in attesa di giudizio”.

Papa e Corleone carcere di Sollicciano

Secondo quanto appreso successivamente, il tentativo di suicidio c’è stato ieri, poco dopo le 23, quando il detenuto, un marocchino 40enne, è uscito sul balcone della cella, è salito su uno sgabello e ha tentato di impiccarsi con un lenzuolo fissato a un appiglio al soffitto, probabilmente un gancio usato per stendere i vestiti ad asciugare. A salvarlo è stato il suo compagno di cella che, accortosi di quanto stava accadendo, lo ha soccorso e ha dato l’allarme. Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe spiegato ai medici che lo hanno soccorso di aver tentato di uccidersi per problemi familiari. Al momento si trova sotto stretta sorveglianza per evitare che possa compiere nuovamente il gesto.
 

 

 

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sollicciano: detenuto tenta di impiccarsi con un lenzuolo in carcere

FirenzeToday è in caricamento