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Cronaca Centro Storico / Piazza dei Ciompi

Pestaggio in piazza dei Ciompi: tre condanne per tentato omicidio

Comminati 8 anni e 10 mesi di reclusione a tre tunisini che un anno fa quasi uccisero un 32enne

Pesante condanna per gli autori del pestaggio ai danni di un cittadino magrebino avvenuto in piazza dei Ciompi il 12 febbraio 2019.

Si tratta di tre cittadini tunisini di 19, 21 e 31 anni, condannati a 8 anni e 10 mesi di reclusione ciascuno, per tentato omicidio aggravato in concorso.

La lite, tra un gruppo di quattro persone e un quinto soggetto, tutti di origine nordafricana, era iniziata sotto la copertura del mercato di Sant'Ambrogio in piazza Ghiberti, in serata, per poi terminare in piazza dei Ciompi con il pestaggio di un 32enne tunisino, ridotto in fin di vita (riporterà lesioni giudicate guaribili in 30 giorni).

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In quella circostanza era spuntata anche una pistola, poi rivelatasi una scacciacani. A seguito delle indagini immediatamente condotte dai carabinieri della stazione Uffizi, era stato possibile ricostruire l’esatta dinamica dei fatti nonché identificare gli autori del pestaggio.

Dalle dichiarazione dei testimoni e dalla visione dei filmati degli impianti di videosorveglianza ma anche di un filmato amatoriale girato da un residente e acquisito dai social network, i militari avevano accertato che giunti in piazza de’ Ciompi uno degli aggressori afferrava la vittima per impedirgli la fuga, raggiunto anche dagli altri tre aggressori.

Da lì iniziava un pestaggio violentissimo: i tre infatti sferravano calci pugni e colpi di bastone al torace e al volto della vittima allo scopo di ucciderla. Nemmeno le grida e l’intervento di alcuni passanti avevano fatto desistere gli aggressori che, anzi, si avventavano attivamente contro i passanti mettendoli in fuga.

L’azione delittuosa del gruppo terminava solo quando la vittima, sdraiata a terra, non si muoveva e non dava segni di vita.

Le indagini dei carabinieri

Nell’immediatezza dell’evento era stato identificato e denunciato a piede libero un 16enne libico, poi affidato a un centro di accoglienza, dal quale si era allontanato poche ore dopo portando via con sé gli oggetti presenti nella stanza assegnatagli.

Il successivo 15 febbraio, in Largo Annigoni, il minorenne era stato individuato e arrestato con l’accusa di tentato omicidio in concorso, in esecuzione di misura cautelare in carcere emessa dal gip presso il tribunale dei minori di Firenze. quindi il giovane era stato associato presso l’istituto penitenziario per i minorenni.

Tutti gli altri autori del pestaggio si erano invece resi immediatamente irreperibili, rimanendo nascosti nelle ore diurne in un appartamento del centro storico, ubicato nelle vicinanze di Piazza Santa Croce.

Numerosi sevizi di osservazione, controllo e pedinamento permettevano di individuare il loro nascondiglio, che abbandonavano soltanto nelle tarde ore serali, utilizzando spesso accorgimenti per non incappare in controlli delle forze di polizia.

Infatti, durante le attività di ricerca più volte si era notato un altro loro connazionale che, a bordo di una bicicletta, ‘bonificava’ l’area percorrendo continuamente il tragitto che i tre dovevano effettuare e, contestualmente, scrutavano i movimenti delle persone che percorrevano le vie adiacenti all’appartamento.

Gli arresti

Nonostante ciò, nella mattinata del 13 marzo 2019, era toccato anche ai tre complici finire in manette ad opera degli stessi carabinieri della stazione Uffizi e del nucleo operativo della compagnia di Firenze, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Firenze su richiesta dalla procura.

I tre, tutti di nazionalità tunisina, clandestini, pregiudicati e senza fissa dimora, si erano nascosti in un appartamento di via de Macci. Uno di loro risulta già in carcere mentre per i restanti due verrà spiccato un mandato di arresto europeo, poiché irreperibili.

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