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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Scandicci / Via Girolamo Minervini

Sollicciano: cercano di evadere dalla finestra della cella

Due fermati dalla polizia penitenziaria

Due detenuti del carcere di Sollicciano hanno cercato di evadere, alle 21:30 di ieri, 27 marzo, forzando le grate di una finestra della loro cella utilizzando come leva un ferro divelto dalla branda di uno di loro. A darne notizia è il Sindacato autonomo polizia penitenziaria SAPPE.

Ad accorgersi della tentata fuga una pattuglia della polizia penitenziaria esterna al carcere mentre stava effettuando vigilanza sulla strada pubblica. Gli agenti hanno notato strani bagliori di luce: pare infatti che i detenuti si siano serviti anche di un fornellino a gas - di quelli solitamente utilizzati per scaldarsi vivande e cucinare - per indebolire la struttura della finestra e favorire il cedimento del ferro. Gli agenti hanno quindi bloccato i due, un italiano e un marocchino, detenuti nella sezione riservata ai 'sex offenders', e fermato il tentativo di evasione.

I numeri delle carceri toscane

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà verso i poliziotti penitenziari di Sollicciano e aggiunge una riflessione sulle condizioni delle carceri in Toscana: "La situazione nelle carceri della Toscana, dove oggi sono detenute oltre 3.300 persone rispetto ai circa 3.000 posti letto è sempre tesa ed allarmante. I numeri riferiti agli eventi critici avvenuti nelle celle delle carceri toscane nell'interno anno 2017 sono inquietanti: 854 atti di autolesionismo, 104 tentati suicidi, 627 colluttazioni e 167 ferimenti".

Sempre nel 2017 le morti sono state tre per cause naturali e uno per suicidio, le evasioni sono state 3 da istituti penitenziari e 11 a seguito della concessione di permesso premio, semilibertà e lavoro all'esterno. "La cosa grave - continua Capece - è che questi numeri si sono concretizzati proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario 'aperto', ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria".

Sollicciano

Il SAPPE sottolinea che "nel carcere di Sollicciano a Firenze si sono contati il più alto numero di atti di autolesionismo, 338, di tentati suicidi sventati in tempo dagli uomini della Polizia Penitenziaria, 31. E’ anche il penitenziario che ha il record regionale di colluttazioni (192) e ferimenti (137)". Per il Sindacato della Polizia Penitenziaria "lasciare le celle aperte più di 8 ore al giorno senza far fare nulla ai detenuti - lavorare, studiare, essere impegnati in una qualsiasi attività - è controproducente perché lascia i detenuti nell'apatia: non riconoscerlo vuol dire essere demagoghi ed ipocriti". E la proposta è proprio quella di "sospendere la vigilanza dinamica”: "sono infatti state smantellate le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, con detenuti di 25 anni che incomprensibilmente continuano a stare ristretti in carceri minorili".

La denuncia

Capece sottoline l'alto dato di affollamento delle prigioni italiane: "Oggi abbiamo in cella 58.087 detenuti per circa 45mila posti letto: 55.646 sono gli uomini, 2.441 le donne. Gli stranieri sono il 35% dei ristretti, ossia 19.818. Mancano Agenti di Polizia Penitenziaria e se non accadono più tragedie di quel che già avvengono è solamente grazie agli eroici poliziotti penitenziari, a cui va il nostro ringraziamento. Un esempio su tutti: negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 18mila tentati suicidi ed impedito che quasi 133mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze".

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