rotate-mobile
Cronaca

Cantieri Tav, alla Foster tutto fermo: quando riprendono i lavori non si sa / FOTO

Visita della ministra De Micheli con Nardella e Rossi, ma l'ad di Rfi ammette: “Ancora in corso la 'rivisitazione' del progetto”

C'era anche la ministra delle infrastrutture Paola De Micheli, questa mattina, ai cantieri della stazione Foster dell'alta velocità, in via Circondaria. Assieme al sindaco Dario Nardella e al presidente della Regione Enrico Rossi.

“Il passante fiorentino della Tav (che comprende Foster e il doppio tunnel sotto la città, da Castello a Campo di Marte, per circa 7,5 chilometri, ndr) deve essere completato. Così si liberano i binari di superficie a vantaggio dei treni regionali”, ripetono quasi all'unisono De Micheli, Rossi e Nardella.

“Consentirebbe di potenziare del 40% il traffico regionale, a beneficio dei pendolari”, dichiara De Micheli, portando il sostegno del nuovo governo all'opera, dopo i 'dubbi' del predecessore Toninelli. 

“Il cantiere, ora fermo, deve ripartire. È uno scandalo che siamo arrivati a questo. Senza una nuova stazione anche Santa Maria Novella è infrequentabile. L'impegno del ministro è già un segnale positivo”, dice Rossi.

“Si tratta di far ripartire un cantiere che aspettiamo da almeno 25 anni. Se riparte c'è da augurarsi che possa concludersi entro il 2025, come previsione assai ottimistica”, prosegue il presidente della Regione (il primo progetto del 'passante fiorentino' risale ai primi anni '90).

Poi è la volta di Nardella. “Lo stadio di avanzamento (dell'intero passante, perché lo scavo del tunnel non è ancora iniziato, ndr) è oltre la metà. L'opera serve ai pendolari di Firenze e di tutta la Toscana. Consentirà di ridurre il traffico e abbattere lo smog, farà bene all'ambiente”, assicura il sindaco (chissà se sono d'accordo i ragazzi del Friday For Future, che fuori dai cancelli protestano contro l'opera assieme al Comitato no tunnel tav, tenuti a bada dalla polizia).

“Due anni fa non ho fatto misteri dei miei dubbi sulla realizzazione, ma abbiamo ottenuto una 'project review' su sotto-attraversamento e Foster che li ha risolti”, aggiunge Nardella (la 'nuova Foster' sarà anche un polo di interscambio con pullman urbani ed extraurbani, ipotesi in precedenza non prevista).

In realtà però il progetto definitivo ancora non c'è, come conferma l'amministratore delegato di Rfi - cioè la società che deve realizzare l'opera - Maurizio Gentile.

“Il cantiere è fermo da tempo, per le problematiche dell'impresa appaltatrice. Stiamo risolvendo il rapporto con Nodavia (dopo il crac del 2018, ndr) e tramite una società creata all'interno di Rfi stiamo rielaborando il progetto esecutivo”, ammette Gentile. Rielaborando? Sì, “perché ci sono state novità normative e il progetto va adeguato alle norme attuali”.

“La 'rivisitazione progettuale' è stata avviata - prosegue Gentile - e i lavori non potranno riprendere che a valle (cioè al termine, ndr) della rivisitazione”. E quando terminerà la 'rivisitazione' del progetto? “Sicuramente nella seconda metà del 2020”.

Dunque tra un anno, se va bene, potremo vedere il progetto definitivo. Poi naturalmente servirà tempo per affidare i lavori. Come minimo per la ripartenza dei cantieri si va al 2021.

Al di là delle dichiarazioni di intenti, dunque, quando riprenderanno i lavori non si sa. Non per tutti, a cominciare dai 'ragazzi di Greta' ed i No Tav, potrebbe essere una brutta notizia.

Il ministro Bonafede: "Foster e tunnel tav inutili, non sventrare la città"

FOTO - Tav: dentro i cantieri (fermi) della Foster

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cantieri Tav, alla Foster tutto fermo: quando riprendono i lavori non si sa / FOTO

FirenzeToday è in caricamento