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Cronaca

Taxi: anche Firenze in sciopero contro Uber

Protesta soft in solidarietà con Parigi, dove si sono verificati incidenti. Pochi i disagi

Solo qualche coda alla stazione per lo sciopero “soft” indetto dai sindacati dei tassisti contro Uber, il network alternativo, indetto in segno di solidarietà verso la grande manifestazione organizzata dai tassisti a Parigi - dove si sono verificati scontri e una ventina di arresti - per protestare contro la "concorrenza sleale”. A Firenze hanno protestato per le ultime quattro ore di ogni turno le auto bianche di Cgil, Uil, Cisal e Confartigianato. 

I sindacati del mondo chiedono uno “stop all'immunità generalizzata", quindi il rispetto della "legalità" da parte degli Ncc. Per questo, riferendosi a Uber, sottolineano un deciso "no all'abusivismo e all'uso distorto di tecnologie a autorizzazioni". E' proprio su questo fronte che chiedono al governo di non accogliere "gli emendamenti al disegno di legge sulla concorrenza". Tali norme, infatti, andrebbero “a deregolarizzare il settore" attraverso una "concorrenza sleale”, anche perché gli strumenti utilizzati dalle multinazionale “non rispettano leggi e regole, precarizzano i lavoratori,eludono il fisco”.

Lo sciopero, però, non ha creato disagi all'utenza: durante la mattinata, nei parcheggi principali dei taxi, non si sono registrate grandi file, né ritardi. Da una parte, infatti, Uritaxi, il sindacato più pesante a Firenze, non ha aderito alla mobilitazione. Dall'altra, come spiegano i tassisti a Santa Maria Novella, la protesta sta passando sottotraccia per via del ritmo stesso del servizio, cioè dall'organizzazione dei turni che scandiscono il lavoro susseguendosi nel corso della giornata. Il meccanismo, in sostanza, in una Firenze che vive la sua parentesi di bassa stagione, fa sì che chi subentra copre l'assenza di chi decide di star fermo.

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