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Cronaca

Taxi fermi per Gino, in coma da un anno dopo un'aggressione

Iniziativa in città delle auto bianche

Una protesta simbolica per ricordare Gino Ghirelli, il tassista di 67 anni aggredito nel luglio 2017 al termine di una corsa e in coma da un anno a seguito di quella aggressione.

Per non fare calare l'attenzione sulla vicenda, come sul tema delle aggressioni ai tassisti in generale, e anche come segno di vicinanza alla famiglia, oggi il servizio radio taxi si è fermato dalle 13 alle 13:10. Una protesta simbolica appunto, mentre le corse già in atto hanno proseguito e le auto hanno continuato a raccogliere i clienti presso i posteggi dei taxi.

“A un anno esatto dall'aggressione, ci asteniamo dal servizio per 10 minuti per tenere viva l'attenzione sulla vicenda, in attesa del processo ai due giovani (due 20enni fiorentini, ndr) accusati di aver aggredito Gino e per i quali la procura ha chiesto il rinvio a giudizio”, si legge nella nota diffusa dal 4390. L'udienza preliminare è fissata per mercoledì prossimo, 18 luglio.

In passato in ricordo del collega i tassisti avevano già organizzato diverse iniziative, tra le quali una grande manifestazione per le vie del centro città.

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