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Cronaca

Tav, dall’inchiesta spunta anche una raccomandazione all’università di Perugia

Dall'inchiesta emergerebbe una raccomandazione alla facoltà di Odontoiatria all'università di Perugia. La Lorenzetti invia un sms alla professoressa "Tutto a posto. 30. Grazie e ringrazia il capo"

Un filone dell’inchiesta sugli scavi della Tav a Firenze porterebbe alla luce un caso di raccomandazione universitaria in favore di uno studente per cui si sarebbe adoprata l’ex numero uno della Regione Umbria ed ex presidente della Italferr Maria Rita Lorenzetti. La Lorezetti è una delle sei persone finite agli arresti domiciliari nell’inchiesta sugli scavi relativi all’Alta Velocità fiorentina.

La vicenda, ''per la quale occorre effettuare i dovuti riscontri'', scrivono i carabinieri del Ros, ''riguarda la classica raccomandazione finalizzata al superamento di un esame universitario (presso la facoltà di Odontoiatria all'università di Perugia) effettuata da Maria Rita Lorenzetti, su richiesta'' del genitore dello studente. ''Anche se su piano più modesto rispetto all'appalto Tav di Firenze oggetto dell'indagine - continuano i Ros - l'evento si sviluppa secondo le collaudate metodologie del gioco 'di squadra' in cui la Lorenzetti esalta le sue capacità relazionali maturate negli anni''.

Nelle intercettazioni c'è la richiesta di aiuto del padre dello studente e l'interessamento della Lorenzetti, che chiama una professoressa dell'Università di Perugia, spiegandole ''che il figlio di un suo amico 'carissimo' - annotano i Ros - ha la necessità di far superare uno degli ultimi esami al figlio laureando in Odontoiatria in modo che possa giungere ad aprire il suo studio a Terni prima di un altro studente diretto concorrente che, a parere della Lorenzetti, può contare sull'appoggio della famiglia''. Qualche giorno dopo, la professoressa ''riferisce alla Lorenzetti che ha avuto modo di parlare di persona con il rettore della questione dell'esame, facendo capire che la risposta è positiva''. Dopo l'esame, la Lorenzetti invia un sms alla professoressa che si è interessata della vicenda: ''Tutto a posto. 30. Grazie e ringrazia il capo''.

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