rotate-mobile
Cronaca

Tav, cantieri sempre più nel caos: lavoratori un altro mese senza stipendio

Il consorzio Nodavia chiede il concordato. I sindacati: “Indignati e senza parole, sarà mobilitazione”

Cantieri Tav sempre più nel caos. Anche il consorzio Nodavia, incaricato dei lavori del passante fiorentino dell'alta velocità (stazione Foster e tunnel di 7 chilometri sotto la città) ha chiesto il concordato preventivo, al tribunale di Reggio Emilia. Come conseguenza diretta, i conti della società vengono di fatto 'bloccati': così, dopo il mancato pagamento dello stipendio di febbraio, ai circa 60 lavoratori del cantiere Foster di via Circondaria non arriverà nemmeno lo stipendio di marzo.

“Siamo allibiti, la situazione è precipitata ancora di più. Eppure tutti erano al corrente dei fatti, a partire dalle istituzioni”, sfoga la sua rabbia Marco Benati, segretario fiorentino di Fillea Cgil.

L'amarezza è grande perché l'ufficializzazione della richiesta di concordato da parte di Nodavia arriva dopo che i sindacati avevano chiesto a Rfi (Rete ferroviaria italiana, la committente dei lavori), di pagare direttamente i lavoratori, senza passare per il tramite di Nodavia.

Richiesta avanzata anche nell'incontro in prefettura della scorsa settimana, arrivato dopo cinque giorni di sciopero. Incontro al quale erano presenti, oltre ai rappresentanti di Nodavia ed Rfi, anche Regione Toscana e Comune di Firenze.

Rfi invece in questi giorni ha pagato un 'Sal' (Stato di avanzamento dei lavori) a Nodavia, che però ha poi chiesto il concordato. “Quei soldi potevano andare direttamente ai lavoratori, i cui diritti invece finiscono sempre all'ultimo posto tra gli interessi in gioco”, prosegue Benati.

La nota diffusa dai sindacati è durissima. “Proviamo grande rammarico, siamo indignati. Nonostante il pagamento degli stipendi non fosse certo, Rfi ha pagato in tempi rapidissimi Nodavia, che ha incassato il 'Sal' per poi prenotare il concordato e bloccare tutti i pagamenti”, dicono assieme a Benati anche i segretari cittadini di Filca Cisl e Feneal Uil Stefano Tesi e Giovanni Ciampi.

“I lavoratori sono gente seria, con dignità riprenderemo la nostra lotta ancora più decisi. Certamente sarà mobilitazione. E' una brutta pagina, dimostra anche l'incapacità delle istituzioni di garantire la piena tutela dei lavoratori, una pagina che danneggia tutta la città”, concludono i sindacalisti. In gennaio già Condotte Spa (che controlla Nodavia) aveva chiesto il concordato al tribunale di Roma. Poi era arrivato l'arresto del numero uno di Condotte Duccio Astaldi per presunte tangenti.

Oggi l'ultimo capitolo di una storia che, iniziata da un progetto che risale ad oltre vent'anni fa, sembra non finire mai. “Confermiamo l'intenzione di portare avanti i lavori, di mantenere la continuità aziendale e di ottenere quanto prima l’autorizzazione al pagamento delle somme urgenti, in primis gli stipendi arretrati, riconoscendo fondamentale la salvaguardia del patrimonio aziendale e dei suoi lavoratori”, si legge nella nota diffusa da Nodavia.

Parole che i lavoratori, senza stipendio da due mesi e nell'incertezza più totale sul futuro, non sanno più come prendere. Ad attendere chiarezza è anche l'intera città.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tav, cantieri sempre più nel caos: lavoratori un altro mese senza stipendio

FirenzeToday è in caricamento