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Cronaca Via Cavour

Tav: “Solidarietà ai lavoratori dei cantieri ma no alle grandi opere inutili” | FOTO

Il comitato contro il sottoattraversamento fiorentino dell’alta velocità è vicino agli operai a rischio. Ma ribadisce: “Il tunnel sotto Firenze è inutile e costoso. Rilanciamo il trasporto locale e regionale”

“Esprimiamo la nostra piena solidarietà agli oltre 40 lavoratori dei cantieri Tav di Firenze che rischiano il posto di lavoro”. E’ netta, nelle parole di Tiziano Cardosi, la vicinanza del Comitato No Tunnel Tav agli operai dei cantieri per il tunnel dell’alta velocità sotto Firenze. I lavori sono fermi da due mesi, a seguito dell’apertura di indagini da parte della Magistratura per ipotesi di gravi reati quali corruzione, reati ambientali, infiltrazioni mafiose, utilizzo di materiali scadenti. E per colpe di altri a rimetterci potrebbero essere, come spesso accade, i lavoratori. “Le grandi opere inutili come il tunnel sotto Firenze però non sono la risposta ai loro bisogni – spiega Cardosi, del Comitato, oggi in sit in davanti alla sede del Consiglio regionale in via Cavour -. E’ un ricatto inaccettabile”.

Il Comitato, che da anni denuncia storture e contraddizioni di un’opera che potrebbe costare fino a due miliardi di euro e causare danni ambientali e a numerosi edifici posti lungo il percorso, chiede di fermare definitivamente l’opera, propone un percorso alternativo in superficie, più facile da realizzare e molto meno costoso, e invita ad utilizzare le risorse che si potrebbero così risparmiare per migliorare la mobilità ferroviaria metropolitana e regionale. “Le grandi opere inutili – spiega Cardosi –, costano moltissimo ma creano pochissimi posti di lavoro. Sembrano fatte più per soddisfare i giochi dell’alta finanza che per l’interesse della popolazione”.

Per il Comitato, al contrario, il rilancio del trasporto su ferro, locale e regionale, rimetterebbe in moto un percorso virtuoso di cui potrebbero beneficiare sia i lavoratori che la popolazione: “Le opere necessarie ai pendolari e al territorio creerebbero molti posti di lavoro in tutta Italia, non solo in fase di realizzazione ma anche ad opera ultimata – aggiunge -. Una rete di cantieri diffusi potrebbe inoltre fare ripartire piccole e medie imprese sparse sul territorio, realtà che invece non possono competere con le gigantesche aziende che si aggiudicano gli appalti per la costruzione delle grandi opere inutili”.

Comitato Notunneltav in presidio davanti al Consiglio regionale



I soldi per ripartire, secondo il Comitato, ci sarebbero eccome: “Basta pensare che negli scorsi anni per le tratte ad alta velocità sono stati spesi oltre 100 miliardi di euro, tutti sottratti ai treni locali e pendolari”. Le terribili condizioni in cui viaggiano questi ultimi emergono quasi quotidianamente dalle cronache di tutta Italia. “I 190 treni ad alta velocità ogni giorno già passano per Firenze non incontrano grandi difficoltà – prosegue Cardosi -. Sulle altre tratte i disagi invece sono forti perché le risorse per i treni regionali sono state dirottate sull’alta velocità, anche a discapito di manutenzione e sicurezza”. Fino a che punto? Cardosi non ha dubbi: “Anche la strage di Viareggio è figlia di tale politica criminale”.

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