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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tassisti sul piano di guerra: "no" a riduzione posti alla stazione

"Ricorreremo a tutti i mezzi idonei alla tutela del servizio". Così annunciano le categorie di tassisti contro il piano di Grandi Stazioni S.p.a. di ridurre del 35% i posti i posti per taxi di fronte a Santa Maria Novella. Promessa o minaccia?

“Qualora il progetto di rivisitazione dell'area dedicata a posteggio taxi della Stazione Santa Maria Novella dovesse essere attuato come ipotizzato, con una riduzione del 35% del numero degli stalli taxi, non potremo fare altro che ricorrere a tutti i mezzi idonei alla tutela del servizio taxi fiorentino”. Inizia così la nota congiunta delle associazioni di categoria di tassisti, Uritaxi, Unica Taxi Cgil, Uil Trasporti, Sitafi, Confartigianato Taxi.

Il comunicato si rivolge alla “clientela”, avvisando gli utenti che un tale provvedimento comporterebbe “gravi disagi sia all'utenza che ai lavoratori del settore”. Ma è chiaro che il messaggio si rivolge alle istituzioni pubbliche, perché in Italia la categoria dei tassisti continua ad essere, non si sa bene come né perché, molto potente, e quando si muove, con scioperi o proteste, per far annullare provvedimenti che considera contro i propri interessi, spesso ci riesce.

I tassisti fiorentini questa volta ce l’hanno con Grandi Stazioni S.p.a. “A breve - continua il comunicato, rivolgendosi ai potenziali clienti -, avrai molte meno possibilità di trovare un taxi alla stazione centrale. Questo non per nostro volere, bensì a nostro stesso discapito, perché Grandi Stazioni S.p.a. nel riassetto della stazione ha deciso di sottrarre al servizio pubblico taxi il 35% di stalli dedicati”.

Alla fine, tra le righe, pare scoprirsi il motivo dei mal di pancia. “Sottrarre il 35% di stalli al servizio pubblico taxi porterà ad un aumento della domanda di car sharing, di proprietà di due multinazionali. Non abbiamo niente contro questo servizio, ma ci parrebbe davvero irresponsabile che il suo uso ne fosse stimolato a danno della clientela taxi”.

Davvero i tassisti non hanno niente contro il car sharing? Non è la prima volta che protestano contro nuove formule di condivisione dell’uso dell’auto, anche nei giorni scorsi, talvolta in maniera violenta. Una violenza che spesso a questa categoria, a differenza di altre, è stata consentita. Anni fa a Firenze dei tassisti fermarono addirittura un guidatore di risciò a pedali, ritenendolo responsabile di concorrenza sleale. Vicenda per la quale si sono svolti dei processi. I giovani spesso si sentono dire di dover inventarsi un lavoro, ma poi quando lo fanno vengono fermati.

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