Tassista morto dopo aggressione e due anni di coma: condannati i due giovani clienti
A 3 anni e 1 mese di reclusione, per l'aggressione che ha portato al tragico decesso di Gino Ghirelli
Condannati con rito abbreviato i due giovani imputati di omicidio preterintenzionale per aver colpito a pugni in testa, nel luglio del 2017, il tassista Gino Ghirelli - morto a 69 anni dopo due anni di coma - al culmine di una lite in piazza Beccaria.
I due giovani sono stati condannati a 3 anni e 1 mese di reclusione. Il loro difensore, l'avvocato Vittorio Sgromo, aveva chiesto per entrambi l'assoluzione "perché il fatto non costituisce reato", sostenendo che avessero agito per legittima difesa.
Morte tassista Ghirelli: gli imputati chiedono il rito abbreviato
Il pm Alessandro Piscitelli, dal canto suo, aveva chiesto al gup Federico Zampaoli una pena di 6 anni e 8 mesi. Tuttavia il giudice ha riconosciuto ai due giovani, Nicola Fossatocci e Ajamy Houman Abbasalizadeh, le attenuante generiche e quella di aver agito in risposta a una provocazione. La sentenza verrà appellata dalla difesa.
Morte del tassista Gino Ghirelli: nuovo processo per i due giovani clienti
Prima che si verificasse il decesso del tassista, i due giovani erano stati assolti in primo grado dall'accusa di lezioni gravissime, ritenendo che avessero agito per legittima difesa. Dopo la morte di Ghirelli il processo di appello è stato interrotto e gli atti inviati in procura, non essendo più valida l'accusa inziale.