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Cronaca Viali / Piazza Cesare Beccaria

Tassista aggredito dopo una corsa: grave in ospedale

L'uomo è stato trovato svenuto in casa dalla figlia. Si trova in prognosi riservata

E' stato colpito alla testa durante un tentativo di rapina ed ora si trova in prognosi riservata all'ospedale di Careggi dove i medici lo stanno sottoponendo ad un'operazione chirurgica per la rimozione di un ematoma. Protagonista un tassista, Gino Ghirelli, che, nella notte tra martedì e mercoledì, è stato ferito con un colpo alla testa da una coppia di giovani dopo aver terminato una corsa. 

Da quanto ricostruito, i due erano saliti a bordo del mezzo intorno alle 1:30 di notte in Piazza del Mercato Nuovo facendosi accompagnare fino a Piazza Beccaria. Qui avrebbero aggredito il tassista con lo scopo di rapinarlo. Il 67enne riuscirà a scamparla ma, dopo aver segnalato la vicenda alla centrale del 4390, è tornato a casa dicendo di non sentirsi bene. E' stata la figlia dell'uomo a trovarlo svenuto in casa. Era riverso a terra e respirava a fatica. Immediato il trasporto in ospedale. Dal nosocomio fiorentino è partita la segnalazione al 113. Adesso gli uomini della squadra mobile di Firenze, diretti da Giacianto Profazio, stanno cercando di far luce sulla vicenda e risalire all'identità dei due giovani italiani. 

Solidarietà al tassista è arrivata dal sindaco Dario Nardella: "Mi auguro che i vigliacchi che hanno compiuto il grave atto ai danni del tassista, che stava svolgendo il proprio lavoro, vengano presi dalle forze dell’ordine e puniti".  "Esprimo la vicinanza mia e dell’amministrazione comunale al tassista, a cui auguro una pronta guarigione. Firenze non è una città abituata a questi episodi e per questo non possiamo permettere che l’asticella della sicurezza sia abbassata”.

Vicinanza al tassista è stata espressa dalla categoria. "Negli ultimi dieci anni - fa sapere il presidente nazionale Uritaxi e vicepresidente del 4390 Taxi Firenze Claudio Giudici - abbiamo dovuto registrare gli assassini sul lavoro di Luca Massari e Alfredo Famoso, la violenza sessuale subita da una collega a Roma, i ripetuti accoltellamenti subiti a Bologna e a Firenze, l’aggressione di solo una settimana fa subita, sempre a Firenze, da un altro collega, ed oggi Gino, in fin di vita dopo un colpo violento alla testa. Talvolta all’ordine del fatto cruento c'è il denaro, talvolta un impeto sessuale, talvolta un canino accidentalmente investito, un'altra volta una precedenza non data. Tutto questo racconta di una categoria professionale vittima, come nessun altra, di un vero e proprio odio sociale che si manifesta troppo spesso in fatti di inaudita violenza".

 

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