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Cronaca

Firenze, aumenta la tassa di soggiorno: presto l'incontro con gli operatori di settore

Si tratta di un aumento che porterebbe nelle casse fiorentine circa 20milioni di euro in più

Nella legge di Bilancio è passato l'emendamento, voluto dal Pd che perta la firma dell'ex assessore al Bilancio di Firenze Federico Gianassi-Andrea Gnassi (ex sindaco di Rimini) che sblocca l'aumento della tassa di soggiorno. Questa manovra permetterà alla città che hanno ogni anno un numero di turisti almeno 20 volte superiore a quello dei residenti di aumentare la tassa di soggiorno da 5 (quello che era il massimo) a 10 euro (il nuovo massimo). "I comuni - si legge nell'emendamento - devono fare riferimento ai dati pubblicati dall'Istat riguardanti le presenze turistiche medie registrate nel triennio precedente all'anno in cui viene deliberato l'aumento dell'imposta. Per il triennio 2023-2025 si considera la media delle presenze turistiche del triennio 2017-2019". E secondo questi dati le uniche città che potranno richiedere l'aumento sono: Rimini, Venezia, Verbania, Firenze e Pisa.

Per Gianassi questo è un importante risultato perché oltre all'aumento della tassa dà maggiore libertà ai comuni. E per città come Firenze questa possibilità di aumentare la cassa sarà importante dopo il covid e la crisi energetica che ha aumentato a dismisura le spese dei Comuni e infatti il sindaco Dario Nardella ha dichiarato a La Nazione che per chiudere il bilancio in pareggio servirà una "cifra superiore ai 20 milioni di euro". 

Giovanni Bettarini, assessore al bilancio, al quotidiano ha confermato che il Comune "ha fatto la scelta politica di tenere basse le imposte per i cittadini, ne è la dimostrazione l’addizionale Irpef comunale, ferma da ormai 10 anni allo 0,2 % con l’esenzione totale per i redditi sotto i 25mila euro. Data questa opportunità a livello nazionale, stiamo valutando la possibilità di un aumento dell’imposta di soggiorno per i turisti, da concertare con gli albergatori e gli operatori del settore, che assieme alla vicesindaca Bettini incontreremo nelle prossime settimane. Sì tratta di risorse che potranno essere utili ad esempio per trasporto pubblico locale, iniziative culturali, pulizia e manutenzione della città".

Nel 2022 per Firenze la previsione, sull'incasso della tassa di soggiorno, supera i 50 milioni da sottolineare che nel 2019 erano stati 43 i milioni: si tratta quindi di un settore che dopo l'emergenza sanitaria è tornato velocemente a crescere e quindi anche una piccola modifica delle cifre della tassa porterebbe un importante margine di guadagno. Senza arrivare a toccare i 10 euro previsti dall'emendamento nelle casse del Comune potrebbero entrare circa 15-20 milioni di euro che sono la cifra che più o meno sarebbe necessaria per chiudere il bilancio.Al momento, infatti, l'idea sarebbe quella di portare da 5 a 7 euro l’imposta giornaliera per i 5 stelle (che sono più o meno 18), da 4,90 a 6 euro quella per i 4 stelle e poi da 4,50 a 5 euro per i 3 stelle, da 4 a 4,50 euro per i 2 stelle e da 3 a 4 euro per 1 stella. E come dimenticare gli Airbnb che sono circa 10mila in città: in questo caso i clienti pagano la tassa direttamente online.

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