Coronavirus e turismo, Sacchi: "A Firenze ammanco di 180 milioni"
Le città d'arte in ginocchio, per ripartire è necessario l'aiuto del Governo
Le città d'arte soffrono, l'emergenza sanitaria ha colpito duramente il settore del turismo e, dopo due mesi di chiusura, Firenze si fa i conti in tasca: dal bilancio mancano 180 milioni di euro, ad affermarlo l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi. "Le città d'arte sono in ginocchio - spiega Sacchi ospite di Skytg24 -, la crisi sta colpendo più forte quelle realtà che vivono di turismo culturale", ma ciò che sconvolge maggiormente l'assessore è non trovare nelle bozze dei nuovi decreti alcun accenno alla tassa di soggiorno, proprio questa imposta a Firenze permette di finanziare musei civici e iniziative culturali. "Abbiamo bisogno di un versamento di denaro che vada a sopperire la tassa di soggiorno. Non ho alcun problema a dirlo - continua Sacchi - Firenze ha un ammanco di 170-180milioni di euro dal bilancio finale".
L'assessore ha sottolineato che gli aiuti per gli operatori culturali non sono mancati, ma adesso è necessario "aiutare i municipi altrimenti non sapremo mai come ripartire, Firenze ha otto musei civici e forse non riusciremo a riaprirli. Dei 5 miliardi che avevamo chiesto per i comuni, non abbiamo visto neanche un euro".
I musei dopo il Covid-19
Il 18 maggio potrebbero riaprire i musei, ecco alcune, possibili, misure che dovranno essere messe in campo per fronteggiare l'emergenza sanitaria:
I visitatori
- Obbligo di indossare mascherine e guanti
- Prenotazione e biglietteria solo online
- Saranno vietati grandi gruppi (esempio le scolaresche)
- Obbligo di distanza 1.5 metri
I musei
- Dovranno essere dotati di dispositivi per igienizzare le mani
- Dovranno posizionare termoscanner all'entrata
- Stabilire un limite limite massimo di ingressi
- Saranno vietate le audioguide? e visori di realtà aumentat?a
- Prolungamento dell'orario di apertura
- Creare percorsi diversificati
Foto: immagine di repertorio, turisti in coda per accedere al Duomo