Presidio dei lavoratori Targetti davanti alla sede di Confindustria | FOTO
La protesta davanti alla filiale di Firenze per dire "no" ai 160 licenziamenti richiesti dall'azienda
Presidio di fronte alla sede di Confindustria Firenze, dei lavoratori della Targetti Sankey, durante l’incontro fra l’azienda e le parti sociali dopo la richiesta di 160 licenziamenti, questo pomeriggio.
Il presidio ha visto la presenza sul marciapiede di via Valfonda di oltre 100 lavoratori, in attesa di sapere quali sono stati i risultati dell’incontro.
“L’amministratore delegato – spiega Marco Filippi Rsu Fiom CGIL - ci sta tuttora illustrando tutti quelli che sono i resoconti economici dell’azienda e che tutta questa operazione viene fatta a salvaguardia dell’azienda e comunque continua a sostenere che una delle soluzioni è il licenziamento di 160 lavoratori. Noi come sindacati respingiamo questa ipotesi perche il salvataggio dell’azienda va strutturato su altre cose e non sui i 160 licenziamenti. Prima di tutto abbiamo diritto ad altri ammortizzatori sociali e quindi vogliamo che vengano sfruttati al massimo e nel contempo si possono discutere le strategie per tirare fuori l’azienda da questa situazione”.
Ai lavoratori della Targetti è arrivato anche la solidarietà dei consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi di Rifondazione comunista che danno anche il loro pieno sostegno alla vertenza e chiedono anche un intervento dell’Amministrazione Provinciale a tutela dei lavoratori e di una azienda storica per il comprensorio fiorentino.
"Un contropiano - spiegano i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi - che poggia su prodotti di design e arredamento, nuovi ammortizzatori da discutere con Governo e Regione e sul possibile ingresso di nuovi investitori. E’ necessario contrastare svendite, dismissioni e licenziamenti di massa, istituendo con gli altri enti a partire dalla Regione Toscana una task force che sostenga in tutte le sedi la vertenza e ottenga nuove politiche industriali per Firenze".
La posizione dei sindacati rimane un no secco ai licenziamenti quella che resta ancora da chiarire e al posizione dell’azienda perché come spiega Filippini: "al momento non c’è nessuna posizione perché c’è un monologo da parte dell’azienda, dell’amministratore delegato ha parlato solo lui. Noi presumiamo che l’azienda respinga la nostra richiesta”
