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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Guerra dei taxi, il Tar della Toscana dà ragione al Comune di Firenze

Il Tar della Toscana ha respinto il ricorso dei sindacati dei tassisti dopo la delibera che equiparava i taxi gialli a quelli bianchi. Saranno il 10 % in più a girare per le strade

Non ci saranno distinzione tra taxi cosiddetti "gialli" e quelli bianchi. E' quanto ha stabito il Tar della Toscana respingendo il ricorso dei sindacati dei tassisti fiorentini. I sindacati si opponevano alla delibera comunale che ha equiparato i 60 taxi gialli ai 594 bianchi, poco più del 10%.
Un provvedimento operativo da circa un anno e deciso dal Consiglio comunale nel luglio 2010, con il quale si sono cancellate progressivamente le disparità fra i due gruppi e di fatto si sono aumentate di 360 ore al giorno le auto a disposizione della clientela. “Nel merito il ricorso è infondato – si legge nella sentenza – e deve pertanto essere respinto”.

Soddisfatto il vicesindaco Dario Nardella: “Il Tar conferma con formula piena la legittimità e la coerenza della scelta del Comune, e si chiude finalmente un capitolo importante del confronto tra amministrazione e categoria dei tassisti. Ripartiamo da qui per proseguire il modo serio e costruttivo il nostro lavoro per potenziare e migliorare il servizio taxi in città”.
Nella sua sentenza, il Tar ricorda le due motivazioni del Comune alla base della decisione di parificare i taxi: da un lato perseguire l’obiettivo di ridurre il rischio di superamento del Pm10, dall’altro rispondere alla domanda di mobilità conseguente alle nuove pedonalizzazioni nel centro storico.

“E’ opinione della Sezione – scrivono i giudici – che la seconda circostanza giustificativa si presenti, anche isolatamente presa, del tutto idonea a reggere sotto il profilo motivazionale l’atto impugnato (...) esiste un legame logico indiscutibile tra l’aumento delle aree pedonalizzate ed il complessivo potenziamento del servizio taxi”. Un potenziamento che, precisa il Tar, dipende da tre circostanze: “l’aumento della durata del turno di servizio, che passa da 8 a 12 ore” per i taxi gialli; “l’eliminazione delle limitazioni in ordine delle fasce orarie di servizio”; “il superamento delle limitazioni allo svolgimento del servizio radiotaxi” (che i ‘gialli’ non potevano utilizzare). I giudici aggiungono infine che “l’individuazione di una singola circostanza giustificativa permette di prescindere dall’esame delle altre”: inutile quindi, ai fini della sentenza, affrontare il tema dei provvedimenti per ridurre l’inquinamento.

 

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