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Cronaca Statuto / Piazza della Vittoria

Piazza della Vittoria, presidio per salvare i pini: “Non ve li faremo tagliare” / FOTO

A giorni dovrebbero partire i primi abbattimenti, entro settembre saranno tagliati tutti gli oltre quaranta alberi

Presidio questa mattina in piazza della Vittoria contro il taglio dei pini, da tempo annunciato dall'amministrazione comunale, da parte di residenti ed attivisti.

“Entro il 20 giugno saranno tagliati i primi 6 alberi, ma faremo di tutto per non permetterlo”, dice Deanna Sardi, vicepresidente e portavoce dell'Associazione piazza della Vittoria.

Al momento nella piazza sono 42 i pini rimasti (fino agli anni '90, spiegano gli attivisti dell'associazione, erano oltre 120). Il piano del Comune, che ha annunciato una riqualificazione complessiva dell'area, è quello di abbatterli tutti, probabilmente entro settembre, per poi ripiantarne oltre 60.

Gli attivisti denunciano però il danno che il “taglio selvaggio” arrecherebbe a tutta l'area. “Nessuna ragione logica giustifica la decisione di radere a zero tutto, perdendo benefici come ombra e assorbimento di inquinamento. E' folle tagliare tutti gli alberi non perché siano malati o a rischio caduta ma solo perché intralciano il posizionamento dei nuovi alberi, che impiegheranno decenni per offrire gli stessi benefici di quelli attuali”, prosegue Sardi.

I 6 alberi da tagliare nei prossimi giorni risultano in 'classe D', quella di imminente rischio crollo. Ma qualcosa ai comitati non torna. “Ci risulta che questi pini siano stati classificati in classe D all'inizio del 2018. Perché, se davvero il rischio crollo era così imminente, si è aspettato tutto questo tempo?”.

Una risposta la 'suggerisce' Italia Nostra, associazione anch'essa impegnata contro gli abbattimenti e che ha contributo alla raccolta delle oltre 1.200 firme messe nere su bianco e consegnate a Palazzo Vecchio per fermare le motoseghe.

“Il Comune porta avanti un'ecatombe di alberi adulti, ancora vigorosi, adducendo varie ragioni, non sempre debitamente documentate o provate, in realtà per risparmiare sulla gestione del verde pubblico”, l'accusa che si legge su un volantino diffuso a firma di Italia Nostra.

“Chiediamo un taglio graduale accompagnato da una ripiantumazione altrettanto graduale”, chiede Sardi. “I pini non sono malati, 23 di essi sono nel pieno vigore e gli altri 19, secondo valutazioni fatte eseguire dal Comune stesso, hanno tra i 5 e i 15 anni di aspettativa di vita”.

A nome dell'associazione piazza della Vittoria Sardi ha inviato una lettere di diffida a Palazzo Vecchio: “Esistono norme che non consentono di tagliare gli alberi in questo periodo, perché è la stagione della 'nidificazione'”.

All'amministrazione è arrivata anche una richiesta di accesso agli atti, per poter esaminare le 'Vta' (dall'inglese Visual tree assessment, letteralmente 'valutazione visiva dell'albero', un metodo per valutarne le condizioni di stabilità, ndr).

Ancora i cartelli dei divieti di sosta, segnale del taglio in arrivo, non sono comparsi (come accadde in maggio, quando il taglio fu però alla fine rinviato. Eravamo, tra le altre cose, a pochi giorni dalle elezioni). Dovrebbero però comparire presto. “Noi – conclude Sardi – saremo qui in presidio permanente”. Vedremo come andrà a finire.

FOTO - Piazza della Vittoria: presidio contro l'abbattimento dei pini

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