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Cronaca

Sergio Mattarella, Papa Francesco e Mario Draghi a Firenze per il summit sul Mediterraneo

Durante la tre giorni sarà firmata anche la Carta di Firenze

Sergio Mattarella, Mario Draghi e Papa Francesco parteciperanno al Summit sul Mediterraneo in programma a Firenze tra il 23 e il 27 febbraio. Il presidente della Repubblica e il Papa saranno in città il 27 febbraio, mentre il presidente del Consiglio il 23.

A presentare l'evento, a Roma, sono stati il cardinale presidente della Cei Gualtiero Bassetti, il cardinale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, il vice presidente della Cei monsignor Antonino Raspanti, e in collegamento video il sindaco del capoluogo toscano Dario Nardella. I lavori dell'incontro dei vescovi "Mediterraneo frontiera di pace" inizieranno nel pomeriggio di mercoledì 23, nel Convento di Santa Maria Novella, con la partecipazione del premier Draghi, la prolusione di Bassetti, l'introduzione di Raspanti.

Il sarà 24 illustrato il primo tema: "Quali diritti per le comunità religiose nella città?". Saranno organizzati dei tavoli di confronto e la discussione assembleare. Il 25, spazio al secondo tema "Quali doveri per le comunità religiose nella città?". Sabato 26 l'assemblea congiunta dei vescovi e dei sindaci delle città del Mediterraneo a Palazzo Vecchio e nel pomeriggio l'evento pubblico nel Nuovo Auditorium del Maggio musicale. Quindi la firma della "Dichiarazione di Firenze".

Domenica 27 la visita del Papa, come riporta l'Ansa, alla presenza anche del presidente Mattarella: alle 8.30 l'incontro con i vescovi e i sindaci nel Salone dei Cinquecento, alle 9.30 l'incontro con famiglie di profughi e rifugiati nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, alle 10.30 la messa nella Basilica di Santa Croce, seguita dall'Angelus sulla piazza. L'incontro dei sindaci del Mediterraneo inizierà nel pomeriggio di giovedì 24 col benvenuto a Villa Bardini. Venerdì 25, nel Salone dei Cinquecento, l'introduzione ai lavori del sindaco Nardella e del ministro degli esteri Luigi Di Maio. Quindi le sessioni sul dialogo culturale e la cooperazione tra le città del Mediterraneo (con un'introduzione di Romano Prodi), sulla sicurezza sanitaria e la promozione sociale, sull'inquinamento delle acque e la tutela ambientale, sulle migrazioni tra le sponde del Mediterraneo.

Sabato 26 l'assemblea congiunta con i vescovi, mentre l'evento pubblico del pomeriggio nel Nuovo Auditorium del Maggio riguarderà "la diplomazia delle città come ponte tra l'Unione Europea e la Regione del Mediterraneo". I giorni del vertice saranno caratterizzati anche da incontri con la realtà ecclesiale e religiosa fiorentina, organizzati dall'Arcidiocesi, riguardanti il rapporto tra arte e fede, con visite alla Cattedrale, al Battistero e al Museo del Duomo; la conoscenza delle figura di Giorgio La Pira; altre figure del '900 come il card. Elia Dalla Costa, don Lucio Facibeni, don Lorenzo Milani e don Divo Barsotti; le esperienze del dialogo ecumenico e interreligioso; e infine il servizio della carità a Firenze.

Cos'è la Carta di Firenze

Al summit, al momento, parteciperanno circa sessanta sindaci provenienti dai Paesi mediterranei a comunicarlo è stato il sindaco Nardella che ha anche precisato: "Noi tutti vogliamo che questo appuntamento non esaurisca la sua portata nel momento in cui ci saluteremo. Anzi, allora seguirà un corso che getterà dei semi per il futuro. Anche il progetto di una Università del Mediterraneo, cui sta lavorando Romano Prodi. La 'Carta non sarà solo una dichiarazione d'intenti, ma uno strumento di lavoro e programma di lavoro. Faremo in modo che sia una dichiarazione molto concreta con impegni tangibili che coinvolga i Paesi partecipanti. E proporremo ai sindaci anche di costituire una rete permanente di città del Mediterraneo".

L'obiettivo quindi è quello di redigere la "Carta di Firenze" e a tal riguardo il presidente Cei ha sottolineato: "Credo che il tema che abbiamo scelto, la cittadinanza, sia un tema onnicomprensivo che abbraccia tutti i problemi e i drammi di oggi e dare da parte della Chiesa, col sigillo del Papa, una risposta sia un bel passo avanti nella logica della pace e della fraternità. Che non diventano più parole astratte ma concrete, perché si vedono i volti delle persone. Ci saranno delle grandi sorprese, che vanno anche al di là delle aspettative che possiamo sognare in questo momento».

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