rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Forze di polizia, è allarme suicidi: “Numeri preoccupanti”

Il segretario generale del sindacato Silp Cgil chiede strategie di contrasto più efficaci e si rivolge a Salvini: “I nuovi poliziotti? Sono di più quelli andati in pensione”

Se ne parla molto poco, ma il fenomeno dei suicidi all'interno delle forze dell'ordine sta raggiungendo livelli di allarme. A rilanciare l'attenzione sul tema è il segretario generale nazionale del Silp Cgil, Daniele Tissone.

"I numeri rappresentano la spia di un fenomeno preoccupante: a livello nazionale 21 suicidi solo in questi primi 5 mesi del 2019 tra gli appartenenti alle forze di polizia. La comunità di poliziotti fiorentina è ancora sconvolta per la morte del collega che un mese fa, a soli 29 anni, si è tolto la vita al Magnifico con la pistola di ordinanza", le parole di Tissone, al convegno organizzato martedì scorso a Firenze dal sindacato di polizia e dalla Cgil.

Convegno al quale ha partecipato l'associazione Cerchio Blu e intitolato 'La voce del silenzio: analisi e proposte sul fenomeno suicidario tra gli appartenenti alle forze di polizia'. Al convegno hanno preso parte anche il direttore centrale di sanità della Polizia di Stato Fabrizio Ciprani e il questore di Firenze Armando Nanei.

Dei 21 suicidi, verificatisi tra gennaio e maggio di quest'anno in Italia, sono stati 8 quelli che hanno colpito la polizia, 7 nel corpo della polizia penitenziaria, 4 tra i carabinieri, uno nella Guardia di Finanza e uno nella polizia locale.

“Le cause che concorrono a generare l’aumento dei suicidi tra le forze dell’ordine - ha affermato Tissone - sono numerose. Una è il 'burn-out', determinata anche da turni pesanti e dall’impegno crescente degli agenti a fronte di nuove esigenze della sicurezza collettiva”.

'Burnout' che proprio in questi giorni l'Oms, Organizzazione mondiale della sanità, ha riconosciuto come 'sindrome', dopo il costante aumento delle persone colpite, soprattutto nel mondo 'sviluppato' occidentale.

Tissone poi si rivolge direttamente al ministro degli Interni Matteo Salvini, che non perde occasione di presenziare eventi pubblici proprio con la divisa della polizia. “Abbiamo organici sempre più ridotti: il ministro Salvini lo scorso novembre ha annunciato l'arrivo di 36 nuovi poliziotti nella provincia di Firenze nei primi mesi del 2019. Peccato che sia andato in pensione un numero maggiore di operatori rispetto ai 36 che sono arrivati”, ha sottolineato Tissone.

Una richiesta simile nei mesi scorsi è arrivata spesso anche dal sindaco di Firenze Dario Nardella: “Salvini da mesi ha promesso 250 nuovi agenti a Firenze ma non ne abbiamo visto nemmeno uno”.

“Chiediamo maggior ascolto, che siano subito implementati i corsi per la gestione dello stress, oggi previsti ma non sufficienti, durante i periodi di formazione e aggiornamento dei poliziotti, che vi sia una valorizzazione degli psicologi della polizia, una ripresa del progetto dei 'pari' e una reale valutazione dello stress lavoro-correlato in tutti i reparti e uffici”.

“Soprattutto - ha concluso Tissone -, chiediamo opportune modifiche al regolamento di disciplina, oggi troppo penalizzante per chi, vestendo una divisa, decide di segnalare un proprio disagio. E' necessario contemperare le esigenze personali con quelle dell'amministrazione della pubblica sicurezza, mettere i poliziotti in condizione di lavorare al meglio. Chi oggi ha responsabilità politiche e di governo deve fare concretamente la sua parte”.

Quello dei suicidi è un dramma che riguarda, come detto, le varie forze dell'ordine. Tra i corpi più colpiti quello della polizia penitenziaria, che da tempo, anche a Firenze, lamenta condizioni di lavoro sempre più dure. Dall'altra parte, la vicenda è drammatica anche per quando riguarda i detenuti: negli ultimi anni nel carcere fiorentino di Sollicciano i suicidi tra i reclusi sono stati numerosi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Forze di polizia, è allarme suicidi: “Numeri preoccupanti”

FirenzeToday è in caricamento