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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Stupro studentesse Usa: Cassazione conferma condanna, per ex carabiniere si aprono le porte del carcere

Sentenza definitiva a Roma per Camuffo: quattro anni e quattro mesi. Confermata ma rimodulata nella pena in Corte d'Appello a Firenze la sentenza di colpevolezza a carico di Costa

La Corte di Cassazione ha confermato ieri sera la condanna a carico dell'ex appuntato dei carabinieri Marco Camuffo per la violenza sessuale ai danni di due studentesse statunitensi, avvenuta la notte tra il 6 e il 7 settembre 2017 a Firenze, mentre era di pattuglia con il carabiniere Pietro Costa.

La condanna stabilita dalla Cassazione, 4 anni e 4 mesi, è di due mesi inferiore a quella precedentemente inflittagli dalla Corte di Appello di Firenze. Si tratta di sentenza definitiva, superiore ai quattro anni, che apre le porte del carcere a Camuffo.

Poche ore prima, in Corte d'Appello, a Firenze, l'ex carabiniere Pietro Costa era stato condannato a 4 anni di reclusione. La Procura generale aveva chiesto la conferma della condanna a 5 anni e 6 mesi ma i giudici della seconda sezione, dopo oltre tre ore di camera di consiglio, l'hanno ridotta.

Presunto stupro delle americane: ecco chi sono i due carabinieri

I giudici, si riporta nel dispositivo della sentenza, hanno ridotto la pena "concesse le attenuanti generiche prevalenti sull'aggravante". E hanno anche riformato la sentenza di primo grado, in relazione all'interdizione perpetua dai pubblici uffici, disponendo per l'ex militare l'interdizione temporanea per 5 anni.

La vicenda

La vicenda risale alla notte tra il 6 e 7 settembre 2017. Quella notte Costa e Camuffo, in servizio, avrebbero abusato di due studentesse americane, dopo averle accompagnate a casa dalla discoteca con l’auto di servizio.

Denuncia di stupro delle studentesse USA: indagati i due carabinieri

Le studentesse denunciarono i due militari e confermarono le accuse in un lungo incidente probatorio di fronte al gip. Decisivo per l’accusa fu il rinvenimento del loro dna sulle tracce biologiche rinvenute sugli abiti delle ragazze. I due si sono sempre difesi affermando che le studentesse erano consenzienti.

Palazzo Vecchio: "Confermato risarcimento a Comune"

“La presenza del Comune di Firenze come parte civile - ha detto l’assessore all’Avvocatura Titta Meucci riferendosi al processo di secondo grado a Costa - assume un elevato significato, anche simbolico, per l’impegno da sempre profuso dall’Amministrazione comunale nel contrasto a tutti i fenomeni di violenza contro le donne sul territorio fiorentino. La Corte d’Appello ha confermato il risarcimento al Comune di Firenze”. 

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