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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Studenti aggrediti al Michelangiolo, la Firenze antifascista scende in piazza: indetta manifestazione

Appuntamento ai giardini di viale Malta, podo distante dalla sede di Casaggì

La Firenze antifascista e democratica si mobilita, dopo l'aggressione di sabato mattina, con pugni e calci, ad alcuni studenti del liceo Michelangiolo da parte di almeno sei esponenti di Azione studentesca, movimento politico giovanile legato a Fratelli d'Italia.

“Dopo l'ennesima azione squadrista, chiudere le sedi neofasciste”, si legge in uno dei tanti volantini che stanno circolando sul web e che danno appuntamento per domani alle 18 ai giardini di viale Malta, a Campo di Marte, a poche centinaia di metri dalla sede di via Frusa di Casaggì, il 'centro sociale di destra' da cui arrivano numerosi esponenti di primo piano del partito di Giorgia Meloni e che di fatto condivide la sede proprio con Azione studentesca.

Domani il presidio

Un presidio, lanciato dagli 'Studentə Autorganizzatə Firenze', che molto probabilmente si tramuterà in corteo. Hanno già aderito numerose sigle partitiche, sindacali e centri sociali, quali Firenze città aperta, Anpi, Potere al Popolo, Usb, Cpa Firenze Sud, solo per citarne alcuni, oltre ovviamente ai collettivi scolastici di sinistra. Presumibile che almeno una parte dei manifestanti tenterà di avvicinarsi alla sede di via Frusa, intorno alla quale l'attenzione di digos e forze dell'ordine è già aumentata di livello.

L'aggressione di sabato, documentata nel video dove si vedono sei giovani di Azione studentesca, anche di vertice e tra i quali ci sarebbero esponenti della consulta degli studenti, che picchiano alcuni appartenenti al collettivo 'Sum' ('Studenti uniti Michelangiolo), è stata condannata duramente da tutte le forze di centrosinistra e sinistra, a partire, a livello locale, dal sindaco di Firenze Dario Nardella (che ha parlato di "squadrismo inaccettabile") e dal presidente della Regione Eugenio Giani: "E' stata un'aggressione politica di stampo fascista".

Il video dell'aggressione / VIDEO

Giorgia Meloni in silenzio

Il caso è rimbalzato per due giorni sulle cronache di tutta Italia e proprio per questo ha fatto ancora più rumore il silenzio quasi totale che a lungo ha circondato gli ambienti della destra (Lega e Forza Italia compresi) e di Fratelli d'Italia, a partire dalla presidente del consiglio Meloni e dal deputato fiorentino Giovanni Donzelli, che sull'episodio ancora non hanno voluto proferire parola.

“Nessuno provi a costruire ambiguità. Le aggressioni, le intimidazioni, gli atti vigliacchi non appartengono né alla nostra storia né al nostro modo di fare politica. Fratelli d’Italia e i suoi movimenti giovanili rifiutano la violenza come forma di manifestazione politica e condannano apertamente qualsivoglia aggressione o intimidazione, da qualsiasi parte esse arrivino”, ha dichiarato ieri Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale.

Una condanna quindi, come sottolineato da sinistra, generica contro “qualsivoglia aggressione” e “da qualsiasi parte arrivi”. Torselli, per la cronaca, è uno dei tanti esponenti meloniani, al pari del consigliere comunale Alessandro Draghi, che viene proprio da una lunga militanza in Casaggì. Da Fratelli d'Italia c'è chi ha parlato di provocazioni avvenute da parte dei giovani di sinistra prima del contestato volantinaggio di Azione studentesca davanti a scuola.

Per Mollicone (Fdi) "una rissa"

Federico Mollicone, deputato di Fdi, questa mattina ha parlato di un nuovo video pubblicato da Il Giornale, nel quale si vedono i ragazzi fronteggiarsi e dove non ci sono le scene del ragazzo del collettivo preso a calci mentre a terra. Per Mollicone "il nuovo video smentisce l'aggressione. Era evidentemente una rissa. E' stato un fronteggiamento fra due gruppi". Mollicone che, dopo quella di Fratoianni di Sinistra Italiana, ha annunciato un'interrogazione la ministro dell'interno Piantedosi (anche lui silente) "perché vengano acquisiti tutti i video e identificate tutte le persone e anche ricostruita l'azione".

La condanna di Letta e Renzi

La tesi della "rissa" è però fermamente respinta dalle testimonianze emerse finora tra gli studenti e non solo. "Governo che mantiene il silenzio sull'inaccettabile pestaggio squadrista avvenuto davanti al liceo Michelangiolo di Firenze. Silenzio che se continua si fa complice", scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta. Anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi parla di "un atto di violenza squallido e vigliacco compiuto da alcuni militanti di Azione Studentesca nei confronti di alcuni ragazzi del collettivo di sinistra".

Il precedente

Peraltro pochi giorni prima l'aggressione al Michelangiolo, come emerso nelle ultime ore, altri esponenti di Azione studentesca avrebbero minacciato alcuni alunni del Pascoli di viale don Minzoni, sempre nel contesto di un volantinaggio. Clima molto teso dunque nelle scuole, tanto che il preside del liceo Castelnuovo Alessandro Bussotti ha invitato tutti, personale docente, Ata e studente, a segnalare ogni ulteriore episodio sospetto.

Il precedente del Pascoli

I sei identificati sono di Azione studentesca

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