Studentato in via Panciatichi, Torelli: “Un altro edificio pubblico che finisce nelle mani di un privato”
Il comitato ‘Salviamo Firenze’: “Si sta immaginando una città insostenibile per tutti quelli che non hanno una casa di proprietà”
È quasi terminata la demolizione dell’immobile che ospitava gli uffici dell’agenzia delle entrate in via Panciatichi e quello che sorgerà al suo posto ha destato sospetti in diverse associazioni e una fetta della politica fiorentina. L’accusa di speculazione immobiliare si accompagna alla constatazione che un altro edificio con funzione pubblica finisce nelle mani di un privato per farne uno studentato di lusso. “Quell’immobile rientra nella categoria con destinazione d’uso direzionale, dove è compreso un po’ di tutto, uffici, sale congressi e anche gli studentati – spiega Massimo Torelli del comitato ‘Salviamo Firenze’ –. Non viene specificato formalmente cosa viene progettato perché la legge non lo richiede. Grazie a quella norma del regolamento urbanistico, ciò che prima aveva funzione pubblica, in automatico va nella categoria direzionale. Questo dimostra che a Firenze si può fare di tutto senza evidenza pubblica, senza la partecipazione della cittadinanza, saltando anche il passaggio delle assemblee rappresentative, che siano di quartiere o il consiglio comunale. Ovunque si vede una torre con degli uffici pubblici, potrebbe sorgere una struttura ricettiva. Questo accade in tante zone della città. Anche in via Mannelli, davanti alla stazione di Campo di Marte, dove c’erano in affitto uffici del Comune, sono stati chiusi ed è arrivato un fondo di investimento tedesco, che a breve aprirà un ostello. E qui non parliamo di Arsu, di casa dello studente. Sono strutture che possono adottare qualsiasi prezzo, sono legate a logiche di mercato. In più, oltre a sfruttare il 49% dell’attività alberghiera, a Firenze il Comune dà un bonus del 25% a quegli edifici adibiti a studentato. Vuol dire che la struttura di via Panciatichi può fare tranquillamente il 74% di attività alberghiera. Il regolamento urbanistico del 2015 prevede questo bonus del 25% a chi fa studentato, sono 3 mesi aggiuntivi in un anno solare”.
L’edificio che sorgerà a pochi passi dall’area universitaria è stato acquisito da Ad Student Firenze Srl ed appaltato da Ad Casa Srl, vicino alla stazione di Rifredi, ma anche a pochi passi dall’area universitaria di Novoli, un posto strategico in una città che vede rialzare i prezzi in modo esponenziale. “Nel 2022-2023, in tutte le classifiche europee, Firenze è la seconda città dopo Lisbona, per aumento del costo degli affitti di monolocali e bilocali, quindi la soglia d’ingresso per giovani coppie o lavoratori singoli – prosegue Torelli –. Firenze eccelle in questa classifica negativa perché ci sono state scelte scellerate in questa direzione. Il mercato è impazzito qui. In città c’è un dilagare di strutture in corso di costruzione perché tutti i gruppi di investimento a livello mondiale hanno capito che qui possono entrare, non avere nessun controllo e nessun rallentamento per fare un’operazione immobiliare. Questo andamento sta stravolgendo l’urbanistica e sta facendo anche scoppiare i prezzi degli affitti sia per le famiglie che per gli studenti. Se lo studentato privato va oltre i 1000 euro al mese, con punte che toccano anche i 2000 euro per la singola, è evidente che chi affittava appartamenti a studenti voglia di più. Il prezzo medio si sta alzando. Abbiamo migliaia di studenti che vorrebbero venire qui a Firenze e non hanno la capacità di trovare un posto letto perché ormai si parte da 500-600 e anche 700 euro al mese anche in situazioni infelici. Ormai si trovano affitti che vanno dai 28 ai 38 euro a metro quadro, in centro storico case di 50 metri quadri a 1400 euro al mese e in periferia bilocali a 900-1000 euro al mese. I grandi investitori sono attratti da questa città, sono facilitati dalle norme di questo regolamento urbanistico. Non a caso, il primo Student Hotel di Firenze, in viale Spartaco Lavagnini, risulta il quinto contribuente per tassa di soggiorno alberghiera nelle tabelle emanate dall’Agenzia delle Entrate”.