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Cronaca

'No al murales con Dante', il Sommo Poeta scatena ancora lo scontro tra fiorentini e pisani

L'oggetto del contendere è a Caprona, frazione del Pisano assediata dai fiorentini oltre 7 secoli fa da un esercito nel quale militava anche l'autore della Commedia

Le celebrazioni per i 700 anni del Sommo Poeta si sono svolte solo pochi giorni fa, ma Dante fa ancora discutere e litigare. E molto. Prova ne è quello che sta succedendo nella piccola frazione di Caprona, nel comune di Vicopisano, pochi chilometri nell'entroterra rispetto a Pisa.

Il Comune ha deciso di realizzare su un muro di una strada di passaggio un murales dedicato proprio a Dante. Ma non tutti l'hanno presa bene. Prima la parete è stata imbrattata, poi, nelle scorse ore, è comparso uno striscione: 'Calci e Caprona, Dante non rappresenta la zona' (foto di Carlo Palotti per cascinanotizie.it).

Il motivo della 'contestazione' risale ad oltre sette secoli fa. Nel 1289 infatti il giovane Dante, schierato con i soldati fiorentini, partecipò all'assedio del castello di Caprona, in territorio pisano appunto. Uno 'sgarbo' che ancora oggi qualcuno gli contesta.

Il murales, come scrive La Nazione, è opera dell'artista Daria Palotti, che attraverso l'opera ricorda le vittime innocenti di mafia attraverso il celeberrimo verso dantesco 'Uscimmo a riveder le stelle'. Il murales, fa sapere l'amministrazione di Vicopisano, resterà dove è stato realizzato, gratuitamente, dall'artista.

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