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Cronaca

Strage di Viareggio, prescrizione per gli omicidi colposi delle 32 vittime: cadono le condanne, la rabbia dei familiari

Tra i parenti delle vittime disperazione e amarezza. La Cassazione rinvia alla Corte d'Appello di Firenze la riapertura dell'appello bis

Con la sentenza della Corte di Cassazione di oggi di fatto vengono ribaltate le sentenze di primo grado e d'appello e cadono le condanne inflitte per la morte delle 32 vittime della strage di Viareggio, complice la prescrizione.

"Sono stati dichiarati prescritti gli omicidi colposi per la strage di Viareggio a seguito dell'esclusione dell'aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro: lo ha deciso la corte di Cassazione rinviando alla corte d'Appello di Firenze la riapertura dell'appello bis, anche per l'ex Ad di Fs e Rfi, Mauro Moretti".

E' quanto riporta l'Agenzia Ansa, in merito alla sentenza di oggi della Cassazione sulla strage del 29 giugno 2009, che provocò 32 morti. Dunque, a 11 anni da quei terribili fatti, cadono tutte le condanne. Per gli imputati si aprirà un processo di appello bis, senza la accuse di omicidio colposo.

Infatti saranno "da rivalutare la responsabilità per il solo reato di disastro ferroviario colposo. Scene di disperazione fra i parenti delle vittime, davanti al palazzo dalla Corte di cassazione a Roma. Molti di loro sono scoppiati in lacrime quando hanno ricevuto la notizia del verdetto che dichiara prescritti gli omicidi colposi per il disastro ferroviario, a seguito dell'esclusione dell'aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro", si legge ancora sul sito dell'Ansa.

Rabbia, amarezza e disperazione tra i parenti delle 32 vittime. "La cosa più grave di questa sentenza è che non è stata riconosciuta l'aggravante del mancato rispetto della normativa relativa alla sicurezza sul lavoro, anche perché ha portato alla prescrizione del reato di omicidio colposo. Siamo amareggiati, vedremo le motivazioni ma non è finita", commenta Tiziano Nicoletti, legale dei familiari delle vittime.

Soddisfatto invece l'avvocato Franco Coppi, difensore dell'ex amministratore delegato di Fs e Rfi, Mauro Moretti, che in primo grado ed in appello era stato condannato a 7 anni.

"E' stato ridimensionato radicalmente il verdetto della Corte d'Appello di Firenze. E' una sentenza che ha colpito in modo radicale il giudizio d'appello. La Cassazione ha rimesso molte cose a posto", il primo commento di Coppi.

Strage di Viareggio, in appello confermat le condanne

"Per 11 anni e mezzo siamo stati zitti, buoni e abbiamo ascoltato di tutto in silenzio. Ma dopo questa sentenza non si può più", grida Luciana Beretti, che ha al collo le foto di suo figlio Federico Battistini e di sua nuora Elena Iacopini, due delle 32 vittime, dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato il reato di omicidio colposo e disposto un nuovo processo di appello per gli imputati.

“Ci sono stati periti in aula che hanno raccontato qual è lo stato di queste Ferrovie italiane e perché è successo il 29 giugno 2009. Da quelle carte sono emerse chiaramente una serie di responsabilità. Oggi con la parola prescrizione si cancella con un colpo di spugna tutto il lavoro di queste persone e la ricerca della verità e della giustizia. Oggi abbiamo perso. Tutto il Paese ha perso”, le parole, riportate da Il Fatto Quotidiano, di Marco Piagentini, che nella strage ha perso i figli Lorenzo, 2 anni, e Luca, 4 anni, e la moglie Stefania Maccioni, 39 anni.

Molte le reazioni anche della politica. Ne riportiamo alcune. "Sono totalmente amareggiato per il verdetto sulla strage di Viareggio. Ferisce profondamente il fatto che la prescrizione impedisca di rendere giustizia alle famiglie delle 32 vittime e all'intero territorio viareggino, alla lucchesia, alla Toscana tutta, che quella notte fu squarciata dall'esplosione", dichiara il presidente della Regione Eugenio Giani.

"Siamo sbalorditi ed indignati per quanto hanno decretato i giudici della Cassazione. Una decisione che sgomenta", afferma Elisa Montemagni, capogruppo della Lega in consiglio regionale della Lega.

"I familiari oggi devono assistere alla parola prescrizione. Un colpo duro, per tutti. A Viareggio c’è stata una strage e una strage non può restare impunita”, le parole di Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano.

"Il mancato riconoscimento della violazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro ci spaventa perché apre un precedente pericoloso che ci preoccupa molto per la salute e la sicurezza di lavoratori e cittadini, anche in vista di casi giudiziari simili sul fronte della tutela di chi subisce gravi danni e addirittura perde la vita per comportamenti tenuti sui luoghi di lavoro", commenta infine Dalida Angelini, segretaria regionale della Cgil, sindacato che si era costituito parte civile.

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