Indagini sui siti web che inneggiavano agli omicidi di Casseri

La procura si è mossa d’urgenza, aprendo un fascicolo, contro i messaggi sul web a tinte razziste che inneggiavano agli omicidi di Samb Modou e Diop Mor freddati da Gianluca Casseri. A riferire l’avvio dell’indagine il procuratore capo di Firenze Giuseppe Quattrocchi che ha affidato alla digos e la polizia postale le ricerche su internet. Già subito dopo le prime notizie on line, in particolare sui social network, sono apparse pagine a favore del folle gesto del killer. Messaggi tipo 'Santo subito' o 'Casseri uno di noi', fino a “Onore al Camerata”.

COMPLICI - Continua su un altro filone l’indagine su possibili complici, anche se al momento l’ipotesi sembra non trovare riscontri. Nella Polo grigia oltre alle chiavi dell'appartamento fiorentino, gli inquirenti hanno rinvenuto un altro mazzo di chiavi. Dalla casa di via del Terzolle l'uomo avrebbe portato via tutti i vestiti e la biancheria ma nell'auto non sarebbe stato trovato niente. Due le ipotesi vagliate: o che l'abbia gettata in qualche cassonetto o che l'abbia lasciata a qualche conoscente. Questo è ciò che l'inchiesta dovrà appurare, cosa ha fatto Casseri tra il primo e il secondo raid ? E perché dopo aver lasciato l'auto quell’andirivieni dal parcheggio luogo del suo suicidio?

L’assassino sarebbe salito e risceso nello stesso garage, secondo le immagini delle telecamere di sorveglianza, almeno due volte. La procura sta poi passando al vaglio tutte le amicizie dell' uomo anche per verificare se qualcuno possa averlo spinto "o istigato" a compiere l'azione contro i senegalesi "cosa che equiparerebbe alla responsabilità". Di certo, infine, c'è il fatto che non sono stati rinvenuti né computer né cellulari, "al momento sembra l'uomo meno tecnologico conosciuto", chiude Quattrocchi che conferma che in via del Terzolle c'era comunque un telefono fisso intestato l'uomo che gli aveva affitto una stanza.