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Cronaca

Stop ai taser negli ospedali toscani

Grazie a una mozione di Sì Toscana a Sinistra

La Regione Toscana mette al bando l'utilizzo della pistola elettrica, o taser, nelle strutture sanitarie. Lo prevede la mozione presentata dai consiglieri Paolo Sarti e Tommaso Fattori di Sì Toscana a Sinistra e approvata dal consiglio regionale. La mozione stabilisce che siano destinate maggiori risorse finanziarie e più personale al settore della salute mentale.

Tutto è partito da un caso avvenuto all'ospedale di Ponte a Niccheri che ha riguardato un paziente psichiatrico, come hanno spiegato Fattori e Sarti.

Ponte a Niccheri: malato psichiatrico dà in escandescenza, fermato con il taser

“E' inammissibile che un paziente con patologie psichiatriche, ricoverato in una struttura specializzata che lo dovrebbe curare e tutelare, sia sottoposto alla tortura della pistola laser. E che si tratti di una tortura non lo diciamo noi ma le Nazioni Unite in un rapporto del 2007”, hanno spiegato i consiglieri.

La Regione Toscana ha già una direttiva di riferimento, nata da una proposta di Sì Toscana a Sinistra, che proibisce tassativamente le pratiche di contenzione meccanica in psichiatria. 

“Semmai è necessario destinare maggiori risorse finanziarie e più personale al settore della salute mentale - hanno proseguito i consiglieri -. E’ infatti evidente che il personale sanitario è in affanno a causa delle croniche carenze di organico e spesso anche per la mancanza di direttive chiare, oltre che di strumenti e spazi idonei. E dobbiamo garantire i diritti e la dignità dei pazienti con disturbi psichiatrici”.

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