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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Stelle cadenti: il passaggio in cielo della 'pioggia' di Geminidi

E' uno sciamo meteorico, che si sovrappone al passaggio della 'Cometa di Natale'

E' in 'arrivo' lo sciame meteorico delle Geminidi, tra le piogge di stelle cadenti più belle, che raggiungerà il picco di attività tra il 14 e il 15 dicembre. Il tutto in buone condizioni di cielo, poiché la Luna sarà praticamente assente, tramontando di prima sera, laddove lo show delle Geminidi sarà massimo nella seconda parte della notte.

“Una pioggia di meteore si verifica quando la Terra passa in prossimità dell’incrocio tra la sua orbita e quella del corpo progenitore dello sciame” afferma l’astrofisico Gianluca Masi, “‘tuffandosi’ così nella nube di polveri seminata da quest’ultimo lungo il proprio percorso attorno al Sole”.

Perciò a “cadere” non sono affatto le stelle, piuttosto le briciole dell’oggetto progenitore: i grani di polvere, penetrando a gran velocità nell’atmosfera terrestre, bruciano per attrito, lasciando così nel cielo la caratteristica scia.

Gli sciami di meteore che conosciamo sono solitamente collegati ad una cometa: fu l’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli (il “padre” dei canali di Marte) a stabilire, nel XIX secolo, tale connessione.

La pioggia delle Geminidi è invece originata dall’asteroide potenzialmente pericoloso “3200 Phaethon” (Fetonte), scoperto nel 1983. Un fatto, questo, alquanto sorprendente. Ad oggi, le Geminidi sono una delle due sole piogge di meteore note per essere generate da un asteroide, privo di quelle polveri che rappresentano la materia prima necessaria per il fenomeno delle meteore. Questo ci porta ad immaginare un passato interessante per Phaeton.

Il nome dello sciame deriva dalla posizione occupata nel cielo dal radiante, ossia il punto dal quale prospetticamente le scie sembrano scaturire: in questo caso, esso si proietta in direzione della celebre costellazione zodiacale dei Gemelli, protagonista del firmamento invernale, non lontano dalla sua seconda stella più luminosa, Castore.

Tuttavia, le meteore appaiono in tutto il cielo: ripercorrendo idealmente all’indietro le scie delle Geminidi, esse convergerebbero proprio nel radiante. Le osservazioni si svolgono ad occhio nudo, e lo spettacolo sarà visibile anche dalla Toscana e da Firenze, possibilmente lontano dall’inquinamento luminoso urbano.

“Se non fosse per la “scomoda” visibilità invernale, le Geminidi contenterebbero alle celebri Perseidi, le “Lacrime di San Lorenzo” di agosto, il titolo sciame meteorico dell’anno”, conclude Masi. Il passaggio delle Geminidi si sovrappone a quello della cosiddetta 'Cometa di Natale'.

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