Ieri pomeriggio i carabinieri hanno arrestato un pregiudicato, J.B., tunisino di 25 anni, con l’accusa di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna, una cittadina romena di 23 anni. La vicenda è emersa dopo che il 17 luglio un altro cittadino tunisino è stato accoltellato nel centro di Firenze.

Le indagini condotte dal nucleo operativo hanno portato a scoprire che l'aggressore era proprio il 25enne, denunciato in stato di libertà. Ma dopo qualche giorno, a far piena luce sulla vicenda, ci ha pensato l’ex compagna dell’arrestato che ha spiegato i motivi che hanno portato all’accoltellamento.

La donna ha spiegato di aver avuto una relazione di due anni con il pregiudicato. Un rapporto su cui però pesava una folle gelosia, sfiorando il morboso, tanto che più volte è stata rinchiusa in casa.  La relazione si è chiusa nel 2011 quando l’uomo è stato arrestato per spaccio di stupefacenti.

La 23enne ha quindi cominciato a frequentarsi proprio con il giovane accoltellato. J.B., finito agli arresti domiciliari nei primi mesi dell’anno, ha però subito ricominciato una serie di atti persecutori nei confronti della ex con telefonate, messaggi sms, richieste di contatti su facebook. E, dopo aver appreso della nuova relazione della donna, è partito per una spedizione punitiva nei confronti del “nuovo” fidanzato.

Tale episodio, per sua stessa ammissione, era un chiaro messaggio intimidatorio nei confronti della ragazza, a cui voleva far sapere che la prossima vittima sarebbe stata lei.

L’uomo è stato quindi tratto in arresto nella sua abitazione di Tavarnuzze e trasportato nel carcere di Sollicciano a disposizione dell’autorità giudiziaria.