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Cronaca

Pasqua di sangue in Sri Lanka, il turista: "Siamo preoccupati per il rientro"

La testimonianza dell'avvocato fiorentino in vacanza con la fidanzata

Sale ad almeno 310 il bilancio delle vittime degli attentati in Sri Lanka nel giorno di Pasqua. Sono state almeno sei le esplosioni avvenute la domenica di Pasqua poco prima delle 9 del mattino, ora locale: colpite tre chiese gremite per le messe e tre hotel, frequentati anche da turisti. Le esplosioni sono state registrate a Colombo, nella città orientale di Batticaloa e a Negombo, città a maggioranza cattolica a nord della capitale.

A Colombo quella mattina c'era anche Roberto Mariotti, 46enne avvocato fiorentino. "Eravamo in pullman - ha raccontato l'uomo - stavamo andando verso una struttura turistica sul mare, dove ora siamo arrivati e da dove, almeno fino a domani alle 6, ci hanno detto, non potremo muoverci. Non nego che siamo un po' scossi, ma davvero non sapevamo niente".

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I due sono partiti una settimana fa e dovrebbero rientrare il 26 aprile. "A Colombo dovevamo andare tra qualche giorno, ma ora non so se ci riusciremo", aggiunge l'uomo, che ha contattato il ministero degli esteri italiano per segnalare la nuova posizione.

Ieri Mariotti, nuovamente sentito dall'Ansa, ha fatto capire di essere preoccupato per il suo rientro. "Il 26 aprile abbiamo l'aereo e la sera prima abbiamo prenotato un albergo vicino all'aeroporto - ha spiegato Mariotti -. Pensavamo di arrivare a Colombo in autobus, perché siamo a circa 6-7 ore di distanza, ma sentite le ultime notizie a questo punto non so come faremo per il trasferimento".

"L'idea è comunque quella di aspettare il volo del 26 aprile - dice ancora - e non anticiparlo perché magari si calmano un po' le acque. Il problema è organizzare il trasferimento".

Anche ieri c'è stata un'esplosione nella città di Colombo (vicino alla chiesa di Sant'Antonio), qui è rimasto ferito il giornalista di Repubblica Raimondo Bultrini. Intanto proseguono le indagini ed è salito a 40 il numero delle persone arrestate nello Sri Lanka perché sospettate di essere vicine al gruppo jihadista locale considerato responsabile degli attacchi esplosivi. 

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