730, spese mediche: in quali casi non serve più conservare gli scontrini
Le modifiche con la conversione in legge del Dl semplificazione. Quando entrano in vigore le nuove regole
C'è una modifica di legge che ci può dare una mano con le scartoffie. E' l'aggiustamento che arriva dal Dl Semplificazioni riguardante una detrazione che tutti o quasi gli italiani richiedono: le spese sanitarie.
Si tratta di una novità che ci toglie un'incombenza: dover conservare lo scontrino fra i documenti da presentare all'Agenzia delle Entrate. Bisogna solo stare attenti ai casi in cui queste regola si può utilizzare.
Già nel testo iniziale era stato aggiornato il regime dei controlli documentali sul 730 precompilato inviato tramite Caf o professionisti. In particolare, se il 730 precompilato viene inviato senza modifiche, il controllo formale spese sanitarie, funebri, universitarie, ecc., non viene effettuato.
I controlli documentali possono sempre riguardare i dati comunicati dai sostituti d’imposta mediante la Certificazione Unica. Nel caso in cui invece la dichiarazione risulti modificata, il controllo formale in capo al Caf non è effettuato sui dati delle spese mediche che non risultano modificati rispetto alla dichiarazione precompilata.
Succede quindi che il Caf o il professionista deve acquisire dal contribuente la documentazione e i dati delle spese sanitarie trasmessi al Sistema tessera sanitaria per verificarne la corrispondenza con gli importi aggregati per l’elaborazione della dichiarazione precompilata.
In caso di difformità, l’Agenzia delle entrate effettua il controllo formale relativamente ai documenti di spesa che non risultano trasmessi al Sistema tessera sanitaria.
L'ultima novità: basta conservare gli scontrini
Adesso c'è un'ulteriore caso introdotto con la conversione in legge del Dl Semplificazioni. E riguarda la detrazione delle spese mediche. Nel caso in cui siano apportate modifiche alle dichiarazioni presentate mediante Caf o professionista, non sarà necessario conservare alcun documento di spesa, scontrino, fattura, o altro documento commerciale. La relazione illustrativa del decreto recita infatti:
"per effetto della norma in esame si evita che, con riferimento alle spese sanitarie, per le quali gli operatori sanitari trasmettono tutti gli elementi di dettaglio al Sistema Tessera Sanitaria, ivi compresi i dati riferiti ad ogni singolo documento di spesa, il Caf o il professionista debba conservare i singoli documenti di spesa i cui dati non sono modificati. Viene inoltre ricordato che le informazioni di dettaglio trasmesse al Sistema Tessera Sanitaria possono essere visualizzate solo dal contribuente, sia accedendo al Sistema Tessera Sanitaria, sia sul sito dell’Agenzia delle entrate nell’area autenticata".
Quando entrano in vigore le novità
Attenzione però. Le suddette regole non valgono per la dichiarazione di quest'anno (2022 su redditi 2021). Le novità introdotte dal decreto semplificazioni entreranno in vigore solo dal prossimo anno.
Dunque sul 730 precompilato 2022 si applicheranno ancora le vecchie regole sui controlli. Sull'applicazione concreta, quindi, consigliamo di attendere le indicazioni che presumibilmente l'Agenzia delle Entrate pubblicherà con l'entrata in vigore del provvedimento.